UE riprende l’azione legale contro il Regno Unito: la decisione è scaturita in seguito alla violazione degli accorti Brexit da parte di Londra con “modifiche unilaterali”.
UE riprende l’azione legale contro il Regno Unito: la decisione della Commissione europea
L’Unione Europea ha ripreso la procedura di infrazione contro il Regno Unito che si è reso colpevole di aver violato gli accordi sulla Brexit. Oltre a riprendere la procedura di infrazione, l’UE ha anche aperto altre due azioni legali contro Londra per non aver rispettato quanto stabilito con la Brexit, procedura congelata nel mese di novembre 2021.
La notizia è stata diffusa in seguito alla decisione del Governo del Regno Unito presieduto dal primo ministro Boris Johnson di presentare una legge che applica “modifiche unilaterali” ad alcuni elementi cruciali del Protocollo per l’Irlanda del Nord.
In merito alla procedura sospesa, avviata ufficialmente a marzo 2021, la Commissione europea provvederà a breve a inviare il parere motivato che consiste con la seconda fase dell’iter in seguito alla quale verrà disposto il deferimento alla Corte di giustizia. Per quanto riguarda le due nuove azioni legali, invece, sarà inviata una lettera di messa in mora.
A proposito della procedura di infrazione, la Commissione UE ha spiegato: “Nonostante i ripetuti appelli al governo del Regno Unito di attuare il protocollo, non l’ha fatto. Questa è una chiara violazione del diritto internazionale. L’obiettivo di queste procedure di infrazione è ripristinare il rispetto del protocollo in una serie di settori chiave in cui il Regno Unito non lo ha attuato correttamente, in ultima analisi con l’obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza dei cittadini dell’Ue”.
Londra viola gli accordi Brexit con “modifiche unilaterali”
UE riprende l’azione legale contro il Regno Unito. Sulla questione, è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, che ha dichiarato: “La fiducia si costruisce aderendo agli obblighi internazionali. Agire unilateralmente non è costruttivo. La violazione degli accordi internazionali non è accettabile. Il Regno Unito non rispetta il protocollo – e ha aggiunto –. Ecco perché oggi avviamo queste procedure d’infrazione. L’Ue e il Regno Unito devono collaborare per affrontare i problemi pratici che il protocollo crea in Irlanda del Nord a causa della Brexit. Sono ancora convinto che con un’autentica volontà politica di far funzionare il Protocollo, possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Invito le mie controparti britanniche a impegnarsi in buona fede ed esplorare il pieno potenziale delle soluzioni che abbiamo proposto. Solo soluzioni congiunte creeranno la certezza del diritto che le persone e le imprese dell’Irlanda del Nord meritano”.