Sull’Ue l’incubo di una nube radioattiva. La notizia shock – tutt’ora non confermata da fonti occidentali – arriva dalla Russia per bocca del capo del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, citato dall’agenzia Ria Novosti. Lo sostanza tossica si sarebbe sprigionata a seguito del bombardamento, da parte delle forze del Cremlino, di un deposito di munizioni all’uranio impoverito inviate dall’Occidente all’Ucraina.
Lo stesso fedelissimo di Vladimir Putin non dice dove sarebbe avvenuto il bombardamento. Tuttavia molti ricordano che il 13 maggio scorso, nella regione di Khmelnitsky, ad ovest di Kiev, è stato colpito un deposito da cui si sono sprigionate violente esplosioni, con tanto di gigantesca nuvola nera a forma di fungo atomico.
Incubo nube radioattiva sull’Ue
Ma non è tutto. Sempre Patrushev, un aumento dei livelli radioattivi è già stato rilevato in Polonia. Circostanza che da Varsavia smentiscono con forza, parlando di fake news. Certo è che l’episodio, se confermato, segnerebbe un’evidente escalation che metterebbe a rischio la salute dei residenti dell’intera Europa.
Per l’Ue il rischio è sempre più alto
Ma anche se venisse smentito, resterebbe il fatto che un simile ‘incidente’ è dietro l’angolo visto che le forze armate russe, soprattutto l’aviazione, da giorni prende di mira depositi di armi provenienti dall’Occidente così da bloccare l’annunciata controffensiva di Kiev.