Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha descritto come un “crimine di guerra” l’attacco con missili russi sul carcere di Olenivka ordinato dal Cremlino. L’episodio è stato aspramente condannato anche da Azov: molti militari del battaglione, infatti, sono stati uccisi o sono rimasti feriti nel bombardamento.
Ucraina, Zelensky: “I missili russi sul carcere di Olenivka sono un crimine di guerra”
Un’informativa dell’intelligence ucraina svela i presunti responsabili del bombardamento avvenuto nella notte di venerdì 29 luglio presso il carcere di Olenivka, nel Donetsk. L’attacco ha provocato oltre 50 vittime ucraine e il ferimento di almeno 130, molti dei quali sono militari del battaglione Azov impegnati nella difesa della città portuale di Mariupol. Nel dispaccio firmato dal nuovo capo dei servizi segreti di Kiev, Vasyl Maliuk, è possibile leggere che “Mosca sta accusando difficoltà nell’avanzata nel Donbass” e che le forze ucraine non escludono “a priori qualche assalto sotto falsa bandiera per screditare la nostra reputazione agli occhi dell’opinione pubblica internazionale”. Viene spiegato, poi, che “una manovra diversiva potrebbe servire al Cremlino per far rifiatare o addirittura dare il cambio alle sue truppe”.
Mentre il Ministero della Difesa di Mosca nega ogni coinvolgimento nell’attacco al carcere di Olenivka, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nuovamente denunciato i “crimini di guerra” compiuti dal Cremlino in Ucraina nel corso della sua operazione militare speciale nel Paese.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform, infatti, Zelensky ha dichiarato: “Saranno raccolte tutte le prove del crimine commesso dagli occupanti. Sono tutti colpevoli: chi ha approvato, chi ha organizzato, chi ha distrutto queste persone, chi sapeva. Saranno trovati tutti“.
Battaglione Azov a Putin: “Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli”
L’attacco con missili russi sul carcere di Olenivka è stato duramente commentato anche dal comandante del battaglione ucraino Azov, Mykyta Nadtochia. Il comandante, riferendosi al presidente russo Vladimir Putin, gli ha rivolto un messaggio estremamente chiaro e preciso, affermando: “Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli e le tue ambasciate”.
Nadtochia considera il leader del Cremlino il responsabile del “crimine di guerra” compiuto con il bombardamento del carcere situato nel Donetsk. Facendo esplicito riferimento al coinvolgimento del “tribunale internazionale”, quindi, il comandante del battaglione Azov ha preannunciato una futura punizione alla quale andranno incontro Putin e i suoi seguaci. In questo modo, ha risposto al tweet dell’ambasciata russa nel Regno Unito nel quale è riportato che i membri di Azov “meritano l’impiccagione”.