Da un lato, l’avanzata – seppur lenta ma costante – della Russia che continua a conquistare villaggi e quindi territorio; dall’altro, l’incognita delle prossime elezioni americane che potrebbe cambiare il supporto alla resistenza dell’Ucraina. Davanti a queste incertezze, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, continua a lanciare messaggi all’omologo russo, Vladimir Putin, per cercare di aprire un negoziato prima che sia troppo tardi. Secondo il leader di Kiev, “tutto il mondo”, compresa l’Ucraina, “vuole che la Russia partecipi a un secondo summit” per porre fine al conflitto che va avanti dal lontano 24 febbraio 2022.
Una partecipazione delle autorità di Mosca è necessaria, “altrimenti non otterremo risultati significativi” come già accaduto nel precedente vertice. Che la pace si faccia in due è chiaro a tutti, per questo c’è da chiedersi come mai al summit in Svizzera dei mesi scorsi nessuno ha pensato di invitare la Russia. Anzi, in quell’occasione è stato letteralmente scelto di lasciare a casa i rappresentanti di Mosca, con il risultato che il summit si è concluso con un clamoroso – quanto prevedibile – flop.
Ucraina, Zelensky apre alle trattative di pace con Putin
Un’apertura, quella di Zelensky, che sembra dettata dai timori per il prosieguo del conflitto. A lasciarlo intendere è lo stesso leader di Kiev, in un’intervista all’AFP e ad altri media francesi, che ha ammesso che “le forze russe stanno avanzando nell’Ucraina orientale” perché gli alleati stanno limitando l’uso delle armi fornite dall’Occidente e perché l’esercito ucraino è ancora “in attesa di ulteriori consegne di armi” che gli sono state promesse da tempo. “È una sfida seria non poter utilizzare tutte le armi di cui abbiamo bisogno per fermare questo nemico”, ha spiegato Zelensky.
Ha poi aggiunto che le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, alleato militare vitale per l’Ucraina, pongono una “sfida” per Kiev. “Non possiamo influenzare nessuna elezione. Ovviamente, gli Stati Uniti rappresentano una sfida oggi. E ci sono rischi che probabilmente nessuno di noi può prevedere”, ha detto ai giornalisti, alludendo alla possibile vittoria di Donald Trump che, come noto, da tempo racconta di volersi disimpegnare dal conflitto ucraino.