Sull’Ucraina si abbatte una pioggia di bombe mai vista. Almeno 11 persone sono morte e altre 68 sono rimaste ferite nell’attacco missilistico lanciato questa notte dalla Russia sulla città di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Lo hanno riferito le autorità regionali citate dal Kiev Independent, precisando che tra le vittime del raid che ha colpito un edificio residenziale ci sono due bambini di 9 e 14 anni, mentre altri altri 10 bambini sono rimasti feriti.
Un secondo missile russo ha colpito un’infrastruttura energetica, lasciando alcune zone della città senza elettricità. Bombe e droni russi che hanno martellato letteralmente ogni parte dell’ex repubblica sovietica, capitale inclusa, prendendo di mira soprattutto le infrastrutture energetiche.
Sull’Ucraina si abbatte una pioggia di bombe mai vista. Dura condanna a Putin da parte della Nato che poi lo avverte: “Aumenteremo l’impegno per Kiev”
Un’ondata di attacchi particolarmente ingente e violenta contro cui ha protestato la Nato. Come riferito dalla portavoce del Patto Atlantico, Farah Dakhlallah, “la Nato condanna fermamente l’attacco su larga scala della Russia contro l’Ucraina, che ha ucciso e terrorizzato civili e preso di mira infrastrutture energetiche critiche”.
“Siamo al fianco dell’Ucraina e gli alleati continuano a dare contributi senza precedenti alle difese dell’Ucraina. In risposta alla guerra della Russia, la Nato ha rafforzato la sua difesa aerea e missilistica e continuiamo a valutare la nostra posizione e a difendere tutti gli alleati”, ha aggiunto Dakhlallah.
L’appello della Cina alla pace in Ucraina
Davanti a questa recrudescenza del conflitto, la Cina di Xi Jinping ha nuovamente chiesto la pace in Ucraina. Un appello che il governo di Pechino ha voluto ribadire davanti al brutale bombardamento russo dell’ex repubblica sovietica e del conseguente via libera all’uso delle armi americane per colpire in territorio russo arrivato a sorpresa da Joe Biden a Volodymyr Zelensky.
“La cosa più urgente è incoraggiare un allentamento della tensione il più rapidamente possibile”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, nel briefing con la stampa, chiedendo un “rapido cessate il fuoco e una soluzione politica”.