Stai a vedere che la chiave individuata da Donald Trump per chiudere la guerra in Ucraina non è quella di piegare la Russia di Vladimir Putin, ma di spingere l’Ucraina di Volodymyr Zelensky ad accettare condizioni particolarmente dure. Questa sensazione emerge chiaramente dalle ultime mosse e dichiarazioni del tycoon che, in un’intervista a Fox News, ha ammesso che parte dell’Ucraina “potrebbe diventare un giorno territorio russo”, aggiungendo che più passa il tempo, più la situazione rischia di peggiorare.
Ucraina, Trump in pressing su Zelensky per convincerlo a cedere territori a Putin così da chiudere il conflitto
Ma non è tutto. Nella stessa intervista, l’ex presidente degli Stati Uniti ha affermato che “l’Ucraina deve garantire la sicurezza degli investimenti degli Stati Uniti” e che, considerando le sue immense risorse “in termini di terre rare, petrolio, gas e altre materie prime”, la soluzione sarebbe “raggiungere un accordo” con Kiev, il quale prevederebbe la cessione di tali risorse a Washington in cambio degli aiuti militari.
Si tratta di condizioni estremamente gravose per l’ex repubblica sovietica, che si trova di fatto davanti a un bivio. Zelensky, infatti, dovrà decidere se accettare la concessione delle risorse più preziose del suo Paese in cambio della promessa – tutta da verificare, dal momento che Trump potrebbe comunque interrompere le forniture in qualsiasi momento – di ulteriori aiuti militari, oppure se rifiutare e accettare di trattare con l’odiato Putin, al quale, volente o nolente, dovrà probabilmente cedere una parte significativa del territorio ucraino.