Mentre l’Ue trova un accordo sul piano per il riarmo, si ritorna a parlare di pace in Ucraina. I passi avanti sembrano essere confermati anche dal fatto che alti funzionari statunitensi e ucraini si incontreranno in Arabia Saudita il 12 marzo. Intanto l’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, si dice “soddisfatto” per le scuse del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo lo scontro nello Studio Ovale.
“Siamo ora in trattativa per coordinare un incontro con gli ucraini a Riad o potenzialmente anche a Gedda”, ha detto spiegando che “l’idea è di mettere a punto una cornice per un accordo di pace e un cessate il fuoco iniziale”. Il 12 marzo ci sarà quindi un incontro a Riad concordato ieri in occasione del colloquio tra il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, e il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz.
Witkoff ha dichiarato che le delegazioni statunitensi e ucraine, che si vedranno in Arabia saudita, intendono discutere un quadro per un accordo di pace e un cessate il fuoco iniziale di sei mesi con la Russia. “Siamo attualmente in discussione per coordinare un incontro con gli ucraini a Riyadh, o anche potenzialmente a Jeddah. Quindi, la città sta cambiando un po’, ma sarà in Arabia Saudita, e penso che l’idea sia quella di definire un quadro per un accordo di pace, insieme a un cessate il fuoco iniziale di sei mesi”, ha dichiarato Witkoff. “Penso che presumibilmente sarà un buon incontro. Credo davvero che questo rappresenterà un buon segnale per i russi, perché anche loro sono stati proattivi nel voler fare qualcosa qui”, ha aggiunto.
Ucraina, si torna a parlare di pace
Anche Zelensky, parlando al vertice Ue, ha spiegato che il team ucraino e quello Usa hanno “ripreso a lavorare”, con la speranza che la prossima settimana possa tenersi un “incontro significativo”. Intanto, però, continua la trattativa in Ue. Zelensky ha spiegato su X di aver deciso con il presidente francese, Emmanuel Macron, un incontro “dei rappresentanti militari dei Paesi disposti a compiere maggiori sforzi per garantire una sicurezza affidabile nel contesto della fine di questa guerra”, che si terrà l’11 marzo. Si tratta di Paesi disposti a formare una coalizione a sostegno di Kiev: “Abbiamo coordinato le nostre posizioni e i prossimi passi”, ha aggiunto il presidente ucraino parlando di una “chiara visione condivisa e assolutamente chiara che una pace reale e duratura è possibile con la cooperazione tra Ucraina, tutta l’Europa e gli Usa”.
Putin torna all’attacco
Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, è tornato all’attacco nel pomeriggio: “Non abbiamo bisogno di niente che non è nostro, ma non rinunceremo a niente che è nostro”. Putin ha anche attaccato Macron: “C’è ancora gente che vuole tornare ai tempi di Napoleone, dimenticando come è finita”. Un riferimento al presidente francese che si può desumere anche dal precedente attaccato del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che aveva paragonato proprio Macron a Napoleone e a Hitler.