La Russia ha usato “un’arma chimica” in Ucraina. Secondo il Dipartimento di Stato americano Mosca ha usato la cloropicrina contro le forze ucraine in violazione della Convenzione sulle armi chimiche (Cwc). La Russia, ha aggiunto Washington in un comunicato, utilizza sostanze chimiche antisommossa come “metodo di guerra in Ucraina, di nuovo in violazione della Convenzione”, aggiunge il testo.
In Ucraina secondo il Dipartimento di Stato americano la Russia ha usato la cloropicrina in violazione della Convenzione sulle armi chimiche
Il Dipartimento di Stato americano, intanto, ha annunciato una nuova ondata di sanzioni contro società e individui russi e stranieri ritenuti responsabili di aver partecipato allo sforzo bellico russo per invadere l’Ucraina. Oltre alle aziende russe del settore della difesa, le sanzioni riguardano circa sessanta aziende e individui stranieri, in particolare cinesi, accusati di aver “aiutato la Russia ad acquisire componenti chiave per la produzione di armi o programmi di difesa”.
“Le sanzioni di oggi sono state concepite per interrompere e indebolire ulteriormente lo sforzo bellico della Russia, attaccando la sua industria militare di base e le reti che la aiutano a eludere le sanzioni esistenti”, ha dichiarato il Segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen. Sedici delle aziende straniere prese di mira sono cinesi o di Hong Kong, la maggior parte delle quali accusate di aver aiutato la Russia a procurarsi componenti normalmente vietati, ma anche, nel caso di due di esse, di aver fornito i materiali necessari alla produzione di munizioni.
Nuove sanzioni Usa contro società e individui russi e stranieri
Le sanzioni riguardano le aziende di altri cinque Paesi: Emirati Arabi Uniti, Turchia e Azerbaigian, oltre a Belgio e Slovacchia, due Stati membri dell’Unione Europea. Circa un centinaio di aziende russe, tra le oltre 200 prese di mira, operano specificamente nei settori della difesa, dei trasporti e della tecnologia. Diverse aziende sono coinvolte nei programmi russi per le armi chimiche e biologiche. Infine, le sanzioni mirano a limitare lo sviluppo delle infrastrutture russe per il petrolio e il gas, in un momento in cui Mosca sta cercando di sviluppare quelle che le consentirebbero di esportare più facilmente i suoi idrocarburi, in particolare verso la Cina. Queste esportazioni vengono attualmente effettuate tramite navi cisterna o gas naturale liquefatto, a causa della mancanza di sufficienti oleodotti e gasdotti verso est.
Le sanzioni, che coinvolgono anche il Dipartimento di Stato americano, prevedono il congelamento dei beni delle aziende o degli individui interessati presenti negli Stati Uniti e il divieto per enti o cittadini statunitensi di fare affari con gli obiettivi delle sanzioni. Alle persone interessate e’ inoltre vietato l’ingresso negli Stati Uniti.