“L’Ucraina rifiuta i negoziati con la Russia su ordine degli Stati Uniti”. È quanto è tornato a ripetere, come era già avvenuto ieri, il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio con il presidente della Guinea-Bissau. Mosca, secondo quanto riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass, sarebbe pronta ad impegnarsi in trattative sulla base dei suoi interessi ma Kiev è riluttante a fare altrettanto.
Putin accusa Washington di aver vietato all’Ucraina di negoziare con la Russia. Kirby: “Mosca vuole proseguire questa guerra”
“Durante il colloquio che ha avuto luogo al Cremlino alcuni giorni fa – ha spiegato Peskov -, Putin ha informato il suo omologo sui negoziati svoltisi a marzo e sul lavoro delle squadre negoziali russe e ucraine. Ha detto che il testo era effettivamente pronto e che era stato raggiunto un equilibrio molto complesso, dopodiché la parte ucraina è uscita dagli schermi radar, dichiarando la propria indisponibilità a continuare i colloqui e successivamente questa mancanza di volontà è stata trasformata in una legge che vieta alla parte ucraina, al presidente dell’Ucraina e a tutti gli altri funzionari di tenere negoziati con la Russia e il presidente Putin”.
“Il presidente ha anche sottolineato che è ovvio che questa riluttanza a tenere negoziati e il rifiuto delle intese concordate derivano chiaramente dalle istruzioni di Washington”, ha proseguito il portavoce del Cremlino aggiungendo: “Questo è perfettamente chiaro”.
La replica di Kirby: “Putin vuole chiaramente proseguire questa guerra”
“Putin vuole chiaramente proseguire questa guerra” ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, commentando le parole di Putin e rispondendo a una domanda su eventuali negoziati fra Russia e Ucraina: “Nessuna delle due parti è pronta a sedersi al tavolo”, ha aggiunto Kirby precisando che ogni decisione in merito comunque “spetta al presidente Zelensky”.
“Il cosiddetto Occidente ha fatto un gioco sporco. Chi semina vento raccoglie tempesta”
“Il cosiddetto Occidente ha fatto un gioco sporco, un gioco sanguinoso, senza considerare gli interessi degli altri Paesi” ha detto Putin aggiungendo che “le proposte della Russia per costruire la sicurezza collettiva sono state negate, buttate via. Non possiamo fare finta di niente, chi semina vento raccoglie tempesta”. “Negli ultimi mesi l’Occidente ha fatto un numero di passi per fomentare l’escalation in Ucraina. Non c’è unità in Occidente. Chi ha il potere, vuole vivere senza regole”.
L’Occidente, ha detto ancora Putin al Forum Valdai, “dovrà avviare un dialogo su base paritaria su un futuro comune nelle questioni internazionali. Prima è, meglio è”. Per il presidente russo “ci sono due strade per l’umanità: o accumulare problemi o cercare insieme di trovare soluzioni, anche se non ideali, ma efficaci”. “Gli Usa non hanno nulla da offrire se non il loro dominio”.
“La Russia non si ritiene nemica dell’Occidente”, ha aggiunto il leader del Cremlino nel corso del suo intervento al Forum Valdai, facendo, tuttavia, una distinzione tra Occidente tradizionale e non: “Il dialogo della Russia con l’Occidente tradizionale darà un contributo al mondo multipolare. La Russia non sfida i Paesi occidentali, ma difende il suo diritto di esistere”.