Un rapporto dell’Onu accusa i russi di aver commesso orrendi crimini di guerra durante l’invasione dell’Ucraina. “Sulla base delle prove raccolte dalla Commissione d’inchiesta, questa ha concluso che sono stati commessi crimini di guerra in Ucraina”, ha dichiarato il presidente della Commissione, Erik Mose, in un primo resoconto al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite.
Gli investigatori dell’Onu hanno documentato casi di bombardamenti russi sulle zone civili, numerose esecuzioni, torture e violenze sessuali
Il rapporto dell’Onu, che contiene i resoconti degli investigatori che hanno operato sul campo per documentare i crimini di guerra, riferisce di bombardamenti russi sulle zone civili, numerose esecuzioni, torture e violenze sessuali.
La Commissione d’inchiesta era istituita a maggio per investigare sui crimini di guerra commessi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa lo scorso febbraio. Gli investigatori delle Nazioni unite hanno documento una vasta gamma di crimini contro i minori, inclusi casi di bambini “stuprati, torturati e confinati illegalmente”, ha detto Mose al Consiglio dei diritti umani a Ginevra.
“Nei casi su cui abbiamo indagato, l’età delle vittime di violenza sessuale e di genere va dai 4 agli 82 anni. Ci sono stati episodi in cui i parenti sono stati obbligati ad assistere ai crimini” commessi sui loro cari, ha aggiunto il presidente della Commissione Onu, precisando che in diversi casi è stato stabilito che gli autori erano soldati russi.
Indagando sui crimini di guerra gli investigatori hanno visitato 27 tra città e insediamenti, nonché tombe e centri di detenzione e tortura, hanno intervistato più di 150 vittime e testimoni. Nel rapporto sono citate anche le testimonianze di ex detenuti nelle strutture di detenzione russe che hanno raccontato di scosse elettriche e percosse.
Mose: “Siamo rimasti colpiti dal gran numero di esecuzioni nelle zone che abbiamo visitato”
“Siamo rimasti colpiti dal gran numero di esecuzioni nelle zone che abbiamo visitato. La commissione sta attualmente indagando su morti di questo tipo in 16 città e insediamenti” ha riferito ancora Erik Mose, aggiungendo di aver ricevuto “accuse credibili riguardanti molti altri casi di esecuzioni”.
Ad aprile, durante una visita a Bucha, la città vicino a Kiev teatro del massacro di civili che ha scosso la comunità internazionale, era stato un alto funzionario dell’Onu ad annunciare ai media l’avvio di un’indagine sulle circostanze della morte di persone vestite in abiti civili a Bucha dopo il ritiro dell’esercito russo.
Le forze dell’ordine di Kiev registrato oltre 34mila presunti crimini di guerra compiuti dai russi
Nel luglio scorso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in relazione ai crimini di guerra russi registrati in Ucraina, aveva rivelato che le forze dell’ordine ucraine avevano registrato fino ad allora oltre 34mila crimini di guerra compiuti dagli invasori sin dall’inizio dell’operazione militare speciale avviata nel Paese lo scorso 24 febbraio.