La prospettiva del “completo fallimento dello Stato ucraino” e della sua “inevitabile fine” è chiaramente visibile e l’Occidente assisterà silenziosamente alla “morte” dell’Ucraina. È quanto ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.
Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev, l’Occidente assisterà al fallimento dell’Ucraina
L’Ucraina, ha detto ancora Medvedev, “aspetta il triste destino” delle colonie “che una volta erano state violentate nella forma più perversa, e poi gettate a morire nella pattumiera putrescente della storia”. A suo avviso, la “camarilla di Kiev” non è imbarazzata dalla rovina del Paese.
Il Cremlino: “L’operazione militare russa in Ucraina continuerà”
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, ha ribadito che l’operazione militare russa in Ucraina continuerà, senza esitazioni, per garantire “la sicurezza del Donbass”, mentre quella della Crimea è già “garantita in modo affidabile”.
Zakharova: “L’Europa occidentale sta affondando con l’Ucraina legata ai suoi piedi”
“L’Europa occidentale, cadendo in recessione e avendo perso da tempo l’abitudine alla sopravvivenza, sta affondando con l’Ucraina legata ai suoi piedi” ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando le parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul rallentamento delle sanzioni occidentali a Mosca e l’adattamento della Russia alle restrizioni.
Intanto a Kiev si sono aperti questa mattina i lavori del vertice tra il governo ucraino e la Commissione Ue. Oltre alla presidente Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, prendono parte all’incontro i vice presidenti Margrethe Vestager, Valdis Dombrovskis, Vera Jourova, Marso Sefcovic, Margaritis Schinas e l’Alto Rappresentante Josep Borrell. “Di nuovo a Kiev per il vertice Ue-Ucraina con Volodymyr Zelensky, Ursula von der Leyen e Josep Borrell. Non ci sarà tregua nella nostra determinazione” ha scritto in un tweet Michel. “Vi sosterremo – ha aggiunto – in ogni fase del vostro viaggio verso l’Ue”.
Secondo il Nyt dall’inizio dell’invasione la Russia avrebbe perso sul campo 200mila soldati
Secondo quanto scrive il New York Times, il numero dei soldati russi uccisi e feriti in Ucraina si sta avvicinando dopo 11 mesi di guerra a 200 mila, 8 volte di più di quello dei militari americani in due decenni di conflitto in Afghanistan. L’ultima stima di Washington risale a novembre, quando il capo dello stato maggiore congiunto Mark Milley parlò di oltre 100 mila soldati morti e feriti da ambo le parti.
I russi puntano a conquistare entro marzo le regioni di Lugansk e Donetsk
Secondo l’intelligence ucraina, Vladimir Putin ha ordinato al suo esercito di impadronirsi entro marzo delle regioni di Lugansk e Donetsk. Sul terreno, infatti, ha dichiarato alle tv ucraine il governatore Sergy Gaidai, si registra “un’intensificazione degli attacchi russi, in particolare nel Lugansk”. “Gli occupanti – ha aggiunto – sono diventati più attivi sul fronte orientale. In particolare nella regione di Luhansk, gli occupanti stanno raccogliendo ancora più riserve. I russi stanno disattivando Internet mobile nella parte occupata del Lugansk per paura che i residenti locali denuncino il movimento di attrezzature”.