“Dopo l’attacco dell’Ucraina alla regione di Kursk, la Russia non condurrà alcun negoziato con Kiev finché il nemico non sarà completamente sconfitto”. È quanto ha ribadito il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Dmitry Medvedev.
Medvedev ha ribadito che non ci saranno più trattative per la pace in Ucraina finché Kiev non sarà sconfitta sul campo
“Ora tutti capiscono tutto, anche se non lo dicono ad alta voce. Capiscono che non ci saranno più trattative finché il nemico non sarà completamente sconfitto!”, ha scritto Medvedev sul canale Telegram parlando di “trappola negoziale” nella quale, in determinate circostanze, la Federazione Russa potrebbe cadere.
Parlando degli alleati dell’Ucraina Medvedev ha attaccato soprattutto la Gran Bretagna e l’ex primo ministro Rishi Sunak: “Che il vile bastardo con un muso brutto e i capelli biancastri arruffati del paese in cui si stava preparando l’operazione terroristica non si rallegri di ciò. Lasciamo che gli sfortunati servi ucraini bacino voluttuosamente le mani insanguinate dei necrofili che li deridono, i loro padroni anglosassoni”.
Per Mosca mercenari americani stanno partecipando all’offensiva nella regione di Kursk
E per l’attacco ucraino a Kursk Mosca punta il dito ufficialmente contro Washington affermando di avere le prove che mercenari americani partecipano all’offensiva e avvertendo che potrebbe bombardarli. Ieri il ministero degli Esteri russo, annunciando di avere convocato l’incaricato d’affari presso l’Ambasciata americana a Mosca, ha protestato per la presenza di reporter americani al seguito delle truppe d’invasione ucraine e per quella che viene denunciata come la partecipazione all’offensiva di “corpi privati militari” statunitensi.