Il governatore della regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, colpita da sempre più intensi attacchi di Kiev, ha invitato gli abitanti del capoluogo regionale di evacuare. “Da oggi siamo pronti a trasportarvi a Stary Oskol e Gubkin (località più lontane dal confine), dove vi troverete in condizioni confortevoli, in stanze calde e sicure”, ha indicato su Telegram Vyacheslav Gladkov, rivolgendosi gli oltre 300.000 abitanti di Belgorod.
Nelle ultime ore la regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, è stata oggetto di intensi attacchi da parte delle forze di Kiev
“Vedo diverse richieste sui social dove scrivono: ‘Abbiamo paura, aiutateci ad andare in un posto sicuro. Naturalmente aiuteremo! Diverse famiglie sono già state evacuate” scrive in un messaggio sul proprio canale Telegram il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, sottolineando che la situazione nell’area “continua a essere difficile”.
“Oggi siamo pronti a trasportarvi a Stary Oskol e Gubkin, dove vi troverete in condizioni abbastanza confortevoli, in stanze calde e sicure”, aggiunge Gladkov, “potrai stare lì per tutto il tempo necessario”. “Non ci sono abbastanza posti nei centri di accoglienza temporanea nella nostra regione, il che significa che mi rivolgerò ai miei colleghi, governatori di altre regioni, affinché possano aiutarci”, ha poi assicurato il governatore.
Proiettili di artiglieria si sono abbattuti sulla località di Shebekino
Durante un nuovo bombardamento ucraino sulla regione russa di Belgorod, secondo quanto reso noto dal governatore, Gladkov, una persona è rimasta ferita. Proiettili di artiglieria si sono abbattuti sulla località di Shebekino, presa di mira quasi quotidianamente dalle forze di Kiev. Il ferito, colpito a una gamba da una scheggia, è una guardia di una fabbrica, secondo quanto ha precisato l’agenzia russa Ria Novosti. Il distretto di Shebekino confina con la regione ucraina di Kharkiv. In un bombardamento ucraino avvenuto lo scorso 30 dicembre sulla regione di Belgorod sono morte almeno 25 persone, tra cui cinque bambini, secondo un bilancio fornito dalle autorità di Mosca.
Mosca conferma di aver bloccato l’ispezione dell’Aiea alla centrale di Zaporizhzhia
Mosca, intanto, ha confermato quanto denunciato dall’Aiea due giorni fa, cioè di aver impedito per “motivi di sicurezza” un’ispezione da parte di personale dell’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu (Aiea) a tre reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dai russi dall’inizio del conflitto e più volta interessata da bombardamenti.
Il dirigente del gestore nucleare russo Rosatom, Renat Karchaa, che ha preso in consegna l’impianto nucleare, ha affermato che gli ispettori dell’Aiea avrebbero cercato di accedere ai ‘gusci di contenimento’. Questi – ha proseguito -, specialmente i gusci sigillati, non sono musei, non sono aree aperte al libero passeggio. Quando (i gusci di contenimento dei reattori nucleari) sono in modalità ‘sigillata’, è proibito l’accesso al personale, che è invece consentito per una giustificazione inequivocabile e in casi di emergenza, ha aggiunto Karchaa.
L’Aiea nei giorni scorsi aveva denunciato che i suoi ispettori aveva potuto accedere a tre reattori per due settimane
Nei giorni scorsi il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, aveva dichiarato in una nota che gli esperti inviati alla centrale nucleare Zaporizhzhia non hanno potuto accedere a tre dei reattori per due settimane, aggiungendo che l’agenzia Onu continuerà a richiedere di poter ispezionare i nuclei dei reattori e i depositi di combustibile nucleare esausto. L’impianto nucleare ucraino, il più grande d’Europa, occupato dai russi da quasi due anni, ha cessato di rifornire l’Ucraina di energia elettrica dal settembre 2022 ed è stato ripetutamente bersagliato da artiglieria e attacchi di droni.