“Noi siamo aperti e disponibili a fare tutto il possibile, se c’è una piccola apertura certamente ne approfitteremo”. È quanto ha detto il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento dell’Avsi rispondendo ai giornalisti sulle possibilità di dialogo con la Russia in vista di una possibile soluzione del conflitto in Ucraina.
Ieri il Cremlino aveva accolto favorevolmente la proposta del presidente francese Macron di coinvolgere Papa Francesco
Ieri Mosca aveva accolto favorevolmente la proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di coinvolgere Papa Francesco e la leadership statunitense nei colloqui sull’Ucraina, in termini di ricerca di possibili soluzioni.
“Se tutto ciò è in linea, infatti, con gli sforzi in termini di ricerca di possibili soluzioni, allora questa proposta di Macron può essere valutata positivamente”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass, chiedendosi, tuttavia, come mai Macron non abbia esortato nessuno a chiamare il presidente ucraino Zelensky e ad affrontare il divieto di negoziare con la Federazione Russa.
Bergoglio ai sacerdoti ucraini: “Pregate per gli aggressori, perché sono vittime come voi”
“Voi soffrite tanto, il tuo popolo, lo so, sono vicino. Ma pregate per gli aggressori, perché sono vittime come voi. Non si vedono le ferite che hanno nell’anima, ma pregate, pregate perché il Signore li converta e voglia venire la pace. Questo è importante” ha detto lunedì il Papa rispondendo a una domanda di un sarcedote ucraino che chiedeva quale ruolo devono svolgere Chiesa cattolica e sacerdoti nei territori colpiti dalle guerre.
“Voi cristiani – ha spiegato Bergoglio – non prendete partito in questo. È vero che c’è la propria Patria, questo è vero, dobbiamo difenderla. Ma andare oltre, oltre a questo: un amore più universale. E la madre Chiesa dev’essere vicina a tutti, a tutte le vittime. Anzi, pregare per il peccato degli aggressori, per questo che viene qui a rovinarmi la patria, a uccidermi i miei: io prego per questo? E questo è un atteggiamento cristiano”.
“La Chiesa deve soffrire davanti alle guerre – ha aggiunto Papa Francesco -, perché le guerre sono la distruzione dei figli. Come una mamma soffre quando i figli non vanno d’accordo o litigano e non si parlano – le piccole guerre domestiche – la Chiesa, la madre Chiesa davanti a una guerra come questa nel tuo Paese, deve soffrire. Deve soffrire, piangere, pregare”, ha concluso il Papa.