In Ucraina si continua a combattere e la guerra, a quasi un anno dal suo inizio, torna ad avvicinarsi al punto da dove era partita. È di ieri la notizia, confermata dagli osservatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che le forze russe sono tornare a colpire l’area in cui si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, occupata dai russi da marzo dell’anno scorso
L’Aiea ha segnalato che le forze russe sono tornate a bombardare l’area dove si trova la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia
La struttura, come era già avvenuto in passato, è stata interessata da diverse esplosioni, documentate dal team dell’Aiea. Era già accaduto mercoledì, quando erano state udite otto forti esplosioni e giovedì, durante il raid missilistico lanciato da Mosca.
Secondo fonti ucraine, proprio quest’ultima ondata di attacchi, è stata imponente: 70 missili nel corso di 44 raid da aerei, navi, droni e sottomarini. “Nell’ultima giornata – ha riferito lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev – il nemico ha lanciato 44 attacchi aerei, di cui 18 con l’uso di droni Shahed-136. Tutti i droni kamikaze sono stati abbattuti. Il nemico ha lanciato 70 missili, 47 dei quali sono stati distrutti, e ha effettuato 125 attacchi con (lanciarazzi multipli) MLRS. Purtroppo, a seguito degli attacchi nemici, sono stati uccisi civili e distrutti obiettivi civili”.
L’intelligence britannica dubita della veridicità delle notizie diffuse da Mosca su presunte avanzate nelle zone di Zaporizhzhia e Donetsk
L’intelligence britannica, nel suo consueto report, dubita della veridicità delle notizie diffuse da Mosca su presunte avanzate nelle zone di Zaporizhzhia e Donetsk. “Negli ultimi sei giorni – scrivono gli 007 militari inglesi – i commentatori online russi hanno sostenuto che le forze di Mosca hanno compiuto progressi significativi, sfondando le difese ucraine in due aree: nell’oblast di Zaporizhzhia, vicino a Orikiv e 100 km ad est, nell’oblast di Donetsk, vicino a Vuhledar”. “Le unità russe – prosegue l’intelligence di Londra – hanno probabilmente condotto a livello locale attacchi esplorativi vicino a Orikiv e Vuhledar, ma è altamente improbabile che la Russia abbia effettivamente ottenuto progressi sostanziali”.
E nel Giorno della Memoria il presidente russo Putin ha accusato l’Ucraina di “crimini neonazisti”, mentre il suo omologo Zelensky, ricordando che “l’indifferenza uccide insieme all’odio”, ha lanciato l’ennesimo appello affinché, chi ha a cuore le sorti dell’Ucraina, mostri “determinazione quando si tratta di salvare coloro che l’odio cerca di distruggere”.