Non si placa la guerra in Ucraina: e, mentre i raid russi si moltiplicano senza sosta, gli Usa spostano i soldati della 101/ma divisione d’assalto in Romania, esasperando le tensioni tra la Nato e la Russia.
Ucraina, gli Usa spostano i soldati della 101/ma divisione d’assalto in Romania
La 101esima divisione aerotrasportata degli Stati Uniti d’America è stata dispiegata in Europa per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale. La notizia è stata diffusa dall’emittente televisiva CBS che ha riferito che 4.700 soldati della divisione sono stati inviati in Romania, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina. La divisione è una unità di fanteria leggera nota con il soprannome “Screaming Eagle” ossia “Aquila urlante” ed è addestrata per essere stata impiegata in qualsiasi campo di battaglia esistente al mondo in una manciata appena di ore.
“Siamo pronti a difendere ogni centimetro del territorio della Nato. Portiamo una capacità unica. Siamo una forza di fanteria leggera ma portiamo con noi la mobilità, con i nostri aerei e assalti aerei”. Lo ha dichiarato il vicecomandante della divisione, il generale John Lubas.
Il colonnello americano Edwin Matthaidess, comandante della Seconda brigata di combattimento della divisione, invece, ha precisato che le sue truppe possono essere considerate come le forze americane più vicine ai combattimenti in Ucraina. “Seguiamo da vicino le forze russe”, ha sottolineato.
Aumenta il rischio di escalation tra Nato e Russia
Con lo schieramento della 101esima divisione aerotrasportata degli Usa in Romania, le tensioni tra Washington e Mosca vengono ulteriormente esasperate. Così come anche le tensioni tra la Nato e la Russia.
Intanto, mentre il presidente statunitense Joe Biden rafforza la presenza militare in Ucraina, i russi procedono con i raid missilistici in Ucraina senza sosta. Oltre un milione e mezzo di persone sono rimaste senza elettricità a causa degli impianti energetici severamente danneggiati mentre internet è quasi assente in molte regioni.
Con il procedere dei giorni, infatti, le bombe continuano a colpire le infrastrutture più importanti del Paese guidato da Volodymyr Zelensky.