Il Parlamento Ue ha approvato l’aumento della produzione di armi con i fondi del Pnrr. Marco de Angelis, docente all’Università di Lüneburg, cosa ne pensa?
“Purtroppo è precisamente il contrario dell’idea del Pnrr. La visione che è dietro tale piano si fonda sulla scelta della vita e ovviamente della pace, unificando gli sforzi dei popoli europei per aiutarsi reciprocamente in quegli aspetti che nelle varie nazioni sono bisognosi d’interventi e d’investimenti e quel popolo da solo non ce la farebbe a realizzare. Pensiamo a quanto recentemente accaduto in Emilia-Romagna oppure alle problematiche relative alla sanità pubblica emerse in occasione del covid. A ciò si aggiungono poi investimenti necessari in ogni Paese per la transizione ecologica, per la digitalizzazione e insomma in linea generale per una modernizzazione comune orchestrata a livello europeo. È una cosa bellissima, un esempio per il mondo intero. Gli americani hanno però deciso che dobbiamo essere in guerra con uno dei nostri migliori amici, ossia con la Russia, la quale non solo ama l’Italia da sempre, ma ha avuto un ruolo importantissimo nel miracolo economico tedesco, che ha poi trainato quello europeo in generale, fornendo gas e altre materie prime a prezzi bassi. Questa folle guerra europea contro uno dei migliori nostri partner commerciali, se non addirittura il migliore, è arrivata a tal punto da capovolgere completamente il senso del Pnrr, trasformandolo da strumento di vita in strumento di morte. Ciò è il simbolo della rinuncia europea alla propria missione di pace, impressa una volta per tutte nel Manifesto di Ventotene. A questo punto sorge una domanda legittima: ma i parlamentari europei l’hanno letto questo Manifesto? Sarebbe molto interessante fare un sondaggio a tal proposito.”
L’Ue pensa solo alle armi?
“Non posso che ripetere quanto detto sopra: non è la risposta dell’Ue vera, autentica, ma di quella falsa che siede oggi a Bruxelles. Non ce ne dobbiamo meravigliare, purtroppo il Movimento Federalista Europeo non ha lavorato bene, ossia non ha creato nei decenni precedenti una classe di politici educati al senso vero e autentico del progetto europeo”.
Intanto l’Italia ha approvato il settimo decreto per le armi…
“L’Italia, pur avendo dato alla luce il Manifesto di Ventotene, diventandone così un po’ la mamma, è costretta a seguire oggi le imposizioni della figlia che a sua volta segue per puri motivi economici e di potere quelle degli Usa. In questa gerarchia di potere quel che si perde è il senso umanistico ed etico del progetto europeo, anche perché gli Usa non sanno neanche dove sia di casa l’umanesimo, se solo pensiamo alla libera circolazione delle armi. Non dobbiamo però abbatterci ed essere pessimisti. La verità è più forte della bugia e prima o poi trionfa. Questo periodo buio dell’Ue passerà e sarà ricordato come una crisi di crescita, ci libereremo del cappio Usa e staremo molto meglio di prima. Occorre aver fiducia nella storia, trova sempre il modo per mettere a posto tutto”.