dalla Redazione
Ancora ostaggi nell’est dell’Ucraina. Stavolta si tratta di sette giovani attivisti filo Kiev, che sono stati catturati da miliziani filorussi ieri sera, al termine degli scontri a Donetsk tra le due fazioni. Lo riferiscono media russi e ucraini. Secondo il sito russo Lifenews.ru, considerato vicino ai servizi segreti e che mostra video e foto dei rapiti, si tratta di sette studenti universitari della facoltà di fisica, tutti esponenti dell’organizzazione di estrema destra Pravi Sektor. Successivamente, cinque degli attivisti filo Kiev – riporta il quotidiano on line Novosti Donbassa citando la polizia – sono stati rilasciati. Mosca intanto ha rassicurato gli Stati Uniti, ribadendo che non ci sono piani per invadere l’Ucraina. Ma la situazione resta ”pericolosa” e c’è bisogno di una maggiore chiarezza sulle intenzioni della Russia. E’ quanto emerso – riferisce il Pentagono – dal colloquio telefonico fra il ministro della Difesa americano, Chuck Hagel, e il suo omologo russo, Sergei Shoigu. Una telefonata che arriva nel giorno dell’inasprimento delle sanzioni americane contro la Russia, che hanno colpito anche l’amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin, uno degli uomini della ‘ristretta cerchia’ di amici del presidente russo Vladimir Putin. Le truppe russe – afferma Shoigu – impegnate in manovre vicino ai confini dell’Ucraina sono tornate alle loro basi: ”non appena le autorita’ ucraine hanno dichiarato che non avrebbero usato le unita’ militari regolari contro la popolazione inerme, le truppe russe sono rientrate”.