Guerra in Ucraina, Kiev ha segnalato che Mosca ha perso oltre il 30% delle sue truppe d’élite dall’inizio del conflitto mentre l’esercito ha ridotto di almeno di un terzo il suo potenziale.
Ucraina, ancora bombardamenti a Odessa. Colpita anche l’università a Mykolaiv
Non si placa l’offensiva russa in Ucraina. Nella mattinata di mercoledì 17 agosto, le sirene hanno ricominciato a suonare a Odessa, bersagliata dai missili russi. È quanto riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Serhii Barchuk.
In seguito ai bombardamenti, il bilancio sembra essere di tre civili feriti ma le operazioni di salvataggio non sono ancora giunte a termine. A proposito dell’attacco, Bratchuk ha spiegato che i missili hanno provocato “distruzione e un incendioin un centro ricreativo e in diversi edifici privati nelle vicinanze”.
Odessa non è l’unica località ucraina a essere stata colpita dai russi, nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17, l’esercito di Mosca ha orchestrato un raid a Mykolaiv. Secondo quanto riferito su Telegram dal sindaco della città, Oleksander Sienkevych, il raid ha danneggiato l’Università Nazionale del Mar Nero intitolata a Pater Mohyla. Il sindaco di Mykolaiv, inoltre, ha spiegato: “Pochi giorni fa ho pubblicato un video e ho mostrato che lì non c’è una base militare e che vi lavorano impiegati universitari e ieri sera sono arrivati due missili russi”.
Quando il sito è stato bombardato, all’interno dell’università si trovava solo la guardia di sicurezza che non è rimasta ferita.
Kiev: “Mosca ha perso il 30% delle truppe d’élite dall’inizio del conflitto”
Il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov, contattato da Voice of America, ha affermato che “le truppe russe hanno perso almeno un terzo del loro potenziale di combattimento, compreso il 30% delle loro truppe d’élite”. Nelle truppe d’élite, sono inclusi marines, paracadutisti, sergenti, ufficiali e forze speciali addestrati da Mosca per oltre 15 anni.
Per Reznikov, poi, il numero di elicotteri e aerei russi abbattuti dall’esercito ucraino dimostra che il Cremlino ha perso “fino a mille piloti di vari livelli, il che significa che l’élite dell’aviazione, che può volare di notte ed eseguire determinate manovre, è andata persa”.
L’Oms, intanto, ha denunciato altri 25 attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina facendo salire a 459 gli episodi confermati. La notizia è stata diffusa tramite Twitter dall’ufficio locale dell’Agenzia Onu per la salute. Gli attacchi segnalati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sono stati compiuti tra il 24 febbraio, data dell’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, e il 1° agosto. I raid hanno ucciso 98 persone e causato 134 feriti. A questo proposito, Oms Ucraina si è scagliata contro Mosca e ha ribadito che la sanità “non dovrebbe mai essere un obiettivo”.