Kiev allarga l’offensiva militare e lancia l’incursione a Belgorod

Zelensky annuncia il test del primo missile balistico dell'Ucraina. Aiea: a Kursk rischio di incidente nucleare nella centrale.

Kiev allarga l’offensiva militare e lancia l’incursione a Belgorod

La Federazione Russa ha lanciato per il secondo giorno consecutivo un massiccio attacco combinato sul territorio dell’Ucraina. Nella notte sono stati lanciati missili, principalmente in direzione delle regioni occidentali, provocando la dichiarazione di allerta aerea in tutto il Paese.

Ci sono state segnalazioni di esplosioni nella regione di Khmelnytskyi. L’aeronautica militare di Kiev ha riferito di droni che hanno sorvolato le regioni di Kherson, Kirovohrad, Sumy, Poltava, Chernihiv e Zhytomyr.

Ucraina, la risposta di Zelensky agli attacchi di Mosca

“Risponderemo sicuramente alla Russia a questo e a tutti gli altri attacchi contro l’umanità, non possono essere commessi impunemente”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il nuovo raid russo.

Zelensky ha affermato che i russi hanno utilizzato più di 90 obiettivi aerei tra droni e missili da crociera, balistici e aerobalistici. E la risposta non si è fatta attendere. L’esercito ucraino ha lanciato un’incursione nella regione di Belgorod.

“Il nemico sta cercando di attraversare il confine di Belgorod”, ha avvertito il governatore russo Vyacheslav Gladkov su Telegram. La situazione è “difficile, ma sotto controllo”, ha aggiunto.

Intanto il comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi ha annunciato che le forze di Kiev stanno ancora avanzando nella regione russa di Kursk e finora controllano 1.294 km2 nella regione russa. Syrskyi aggiunge che 594 soldati russi sono stati catturati durante l’incursione a Kursk.

L’allarme sul rischio di incidente nucleare a Kursk

Intanto dopo avere visitato la centrale nucleare russa nella regione, il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha affermato di avere “visto tracce di attacchi di droni” sul territorio dell’impianto.

Grossi ha ribadito l’appello alle parti in conflitto perché la centrale non sia un obiettivo di attività militari in nessuna circostanza. Alla centrale russa, ha detto, esiste il “pericolo di un incidente nucleare”. Ma Kiev è pronta ad aumentare la propria capacità offensiva militare.

Zelensky ha annunciato che Kiev ha eseguito con successo il test del suo primo missile balistico di fabbricazione nazionale. “Forse è troppo presto per parlarne, ma voglio condividerlo con voi”, ha affermato il presidente al forum sull’indipendenza dell’Ucraina 2024 a Kiev.

Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha definito “un fatto evidente” quello che secondo lui sarebbe il coinvolgimento degli Usa nell’organizzazione dell’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk.

“Si stanno osservando le conseguenze pratiche di quella che non è un’accusa, ma un fatto evidente”, ha detto Ryabkov. Gli Usa sostengono invece di non essere stati informati da Kiev dell’attacco.

Le accuse della Cina all’Occidente

Ma anche la Cina ha espresso perplessità sul nuovo fronte aperto dall’Ucraina a Kursk. Li Hui, rappresentante speciale di Pechino per gli Affari eurasiatici, ha criticato il sostegno dell’Occidente a Kiev: “Tutte le parti sono preoccupate che l’Occidente continui ad allentare le condizioni affinché l’Ucraina colpisca il territorio russo con le armi fornite. E i recenti sviluppi sul campo di battaglia hanno confermato questo tipo di preoccupazioni”, ha detto Li, al termine della missione fatta in Indonesia, Brasile e Sudafrica.

Zelensky ha pure annunciato che presenterà ai candidati alla presidenza degli Stati Uniti Kamala Harris e Donald Trump, oltre che al presidente Joe Biden, un piano su come intende porre fine alla guerra con la Russia.

Il presidente ucraino ne ha parlato sempre alla conferenza stampa per celebrare il giorno dell’indipendenza dell’Ucraina.

Il piano, ha affermato Zelensky, prevede misure sul fronte diplomatico ed economico, oltre all’incursione dell’Ucraina a Kursk, che rientrava anch’essa in una strategia per convincere Mosca ad avviare colloqui di pace. Una stregia che però desta qualche perplessità.

L’indiscrezione di Politico sull’Ucraina

Anche perché, secondo quanto scrive Politico, funzionari ucraini si stanno preparando a presentare ai massimi responsabili della sicurezza nazionale degli Stati Uniti un elenco di obiettivi a lungo raggio in Russia che, a loro avviso, l’esercito di Kiev potrebbe colpire se Washington revocasse le restrizioni sulle armi statunitensi.

L’Ucraina sta usando, scrive il sito di news americano, la lista come un ultimo tentativo disperato per convincere Washington a revocare le restrizioni sulle armi statunitensi utilizzate all’interno della Russia.