dalla Redazione
Tra Mosca e Pechino c’e’ un’ “ampia concordanza di vedute sulla situazione” in Ucraina. Questo, secondo quanto riferito oggi dal ministero degli Esteri russo, quanto emerso
nel corso di una conversazione telefonica tra i ministri degli Esteri russo e cinese, Sergei Lavrov e Wang Yi. Si complica così la situazione internazionale che vede Usa e Ue da un lato e Russia e Cina dall’altro. In mezzo la questione Ucraina e gli interessi in Crimea.
L’inviato americano Daniel Baer, all’apertura dell’incontro dell’Osce a Vienn ha chiesto che l’Osce invii “immediatamente” una missione di osservatori in Ucraina, concordata domenica dal cancelliere tedesco, Angela Merkel, con il presidente russo Vladimir Putin. Quest’ultimo, tramite ilvice ministro degli Esteri russo, Grigory Karasin, ha fatto sapere che “la Russia non vuole la guerra con l’Ucraina e l’approvazione del Senato all’intervento militare e’ soprattutto una dimostrazione della serietà d’intenzioni del Cremlino”. Il rappresentante del presidente Vladimir Putin, durante la sessione d’emergenza della Camera alta russa, ha anche detto: “La Russia non vuole la guerra con l’Ucraina. Siamo contrari all’uso di questa terminologia per discutere delle nostre relazioni con l’Ucraina, che ci e’ cosi’ vicina”, ha aggiunto. “Penso che questa decisone ridimensioni molte persone e mostri la serietà delle intenzioni della Federazione russa”, ha poi spiegato Karasin, rivolgendosi ai Paesi occidentali che hanno minacciato di espellere la Russia dal G8. A respingere la parola “guerra” anche lo speaker del Senato russo (il Consiglio della Federazione), Valentina Matviyenko, che ha ribadito che tra Russia e Ucraina “non ci sara’ alcuna guerra”. “E’ assolutamente inaccettabile – ha sottolineato – siamo nazioni sorelle, siamo il mondo slavo”. “Penso che le teste calde a Kiev alla fine debbano calmarsi e capre che con il loro comportamento stanno provocando azioni di separatismo in Crimea e nelle regioni orientali dell’Ucraina”, ha concluso.