Da una parte Uber, la multinazionale Usa per i servizi di trasporto privato attraverso l’app sulla mobilità, schierata con la Roma, dall’altra la Lazio che vuole tutelare i tassisti. Prima ancora che sul rettangolo di gioco il derby di Roma corre sulle strade della Capitale. Tutto nasce dalla partnership siglata tra la Roma e Uber e si sviluppa in più attività che copriranno l’intera stagione: chi prenoterà una corsa con Uber in occasione delle partite giocate in casa otterrà uno sconto del 20% per corse da e per lo stadio Olimpico. Già, nella fibrillazione pre-derby c’è spazio pure per la rivolta dei tassisti. Il club giallorosso ha, però, chiarito che “nell’ambito delle iniziative volte a facilitare l’accesso e il deflusso allo Stadio Olimpico da parte dei propri tifosi, ha avuto da settimane contatti con diverse compagnie pubbliche e private, al fine di identificare e offrire i servizi più idonei a favorire la fruizione dell’evento sportivo. La partnership con Uber è la prima arrivata a conclusione e non in via esclusiva. La società si augura di stringere a breve ulteriori collaborazioni allo stesso scopo”.
Lo scontro – Una giustificazione che non sembra proprio soddisfare i tassisti capitolini che hanno fatto pervenire telefonate di protesta minacciando una manifestazione proprio per questo pomeriggio, intorno alle 18 (orario del calcio d’inizio della partita tra Roma e Lazio, ndr), che rischierebbe di mandare in tilt buona parte del traffico della Capitale. Tenendo conto dei precedenti tra tassisti e Uber il rischio non può essere affatto sottovalutato. Con i primi che, in passato, hanno più volte paralizzato la città per manifestare contro le norme che regolano le attività di noleggio. Ma a scendere in campo per provare a tutelare i tassisti c’ha pensato la Lazio, come ha spiegato a La Notizia il portavoce della squadra biancoceleste Arturo Diaconale: “La Lazio intende avviare una richiesta al Coni affinché sia lasciato uno spazio nelle vicinanze dello stadio Olimpico per il carico e lo scarico da parte dei taxi che, attualmente, sono costretti a far salire e scendere al volo le persone in condizioni che non possono essere definite proprio di sicurezza”.
Piano anti-caos – Alla fine la speranza è che non ci sia nessuna protesta almeno per oggi visto che l’allerta sicurezza è già molto alta dato qualche precedente non proprio tranquillo. Ecco perché è stato predisposto un piano che dividerà l’Olimpico, dove è stato installato il centro operativo, in quattro aree. I controlli riguarderanno anche il centro storico della città e le rive del Tevere e sono partiti già dalla serata di ieri. Mille gli agenti impegnati, 15 nuclei di pronto intervento e 35 pattuglie per fornire le giuste indicazioni ai tifosi diretti verso lo stadio. Prevenire è meglio che curare, ma la speranza è che il derby possa scorrere nella massima sportività dentro e fuori dal campo. Una stracittadina che unirà le due tifoserie nel ricordo di Gabriele Sandri (ucciso 10 anni fa da un colpo di pistola esploso da un agente della polizia, ndr). Proprio ieri Francesco Totti e Angelo Peruzzi, rappresentanti delle due società, hanno incontrato la famiglia Sandri. Un ottimo auspicio.