Dopo le parole di monsignor Nunzio Galantino, ha risposto direttamente Angelino Alfano: “Noi siamo campioni del mondo di umanità e di accoglienza. Capisco le parole di monsignor Galantino che fa il vescovo, io però faccio il ministro dell’Interno e ho il dovere di far rispettare le leggi: abbiamo un grande cuore ma non possiamo accogliere tutti”. Così il ministro durante un’iniziativa a Ostia, dopo le parole di monsignor Galantino, segretario della Cei, sul tema migranti. Galantino si era opposto alla proposta di Alfano sui centri sulle navi.
“Gli hotspot – ha spiegato però Alfano – non sono centri chiusi di trattenimento ma centri dove avvengono la fotosegnalazione e lo smistamento tra profughi e irregolari. Se il fotosegnalamento avvenisse in mare avremmo un’efficienza maggiore al momento dello sbarco. È un’ipotesi su cui si sta ragionando”.
Meno pacato il commento di Matteo Salvini. “Monsignor Galantino, segretario dei vescovi italiani, dice che gli immigrati vanno accolti tutti: ‘Bisogna offrire un permesso di protezione umanitaria a tutti i migranti ospitati in strutture (in Italia) da oltre un anno’. Un permesso a tutti gli immigrati????? No, no, no! Non ho parole…”, scrive su Facebook il leader della Lega Nord.
Sullo stesso tono la risposta dell’esponente della Lega, Gian Marco Centinaio: “Galantino proponga in Vaticano di mettere a disposizione dello Stato, per l’accoglienza, i fondi dell’8X1000, dello Ior e il loro incalcolabile patrimonio immobiliare” o “la folle, assurda e irresponsabile proposta di Galantino ricadrebbe sulle tasche dei cittadini”.
Sulla questione sono intervenuti anche i deputati M5S della commissione Cie-Cara: “oltre la folle idea di hotspot galleggianti partorita dalla mente distorta di Alfano, non c’è uno straccio di legge varata dal Parlamento che istituisce gli hotspot e spieghi cosa sono e cosa devono fare. Sono dichiaratamente illegali”. Secondo gli esponenti pentastellati, “in questi pochi mesi di vita, gli hotspot si stanno dimostrando dei luoghi atti a bloccare, respingere, trattenere le persone e non certo ad accoglierle; luoghi dove viene violata la Costituzione e i tanti trattati internazionali che abbiamo sottoscritto. In tutto ciò – sottolineano – la Ue si dimostra sempre più inutile, dato il suo apporto inesistente: in fin dei conti, per l’Europa sono persone in pericolo e non banche da salvare”.