Basta chiarimenti a mezzo stampa, la palla passa agli avvocati. La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, vuole archiviare così le anticipazioni del libro di Ferruccio De Bortoli sulle presunte “pressioni” fatte su Unicredit per salvare Banca Etruria. Il mandato ai legali è stato conferito sulla ipotesi di diffamazione per le ricostruzioni “frammentarie e fuorvianti”. Ma l’altro protagonista della vicenda, l’ex direttore del Corriere della Sera, ha confermato la sua versione, seppure con una precisazione: “Ho parlato di interessamento e non di pressioni. Credo che si debba uscire dall’ipocrisia, i politici possono e debbono occuparsi dei problemi del territorio, non ci trovo nulla di strano. Ma un conto è preoccuparsi, altra cosa sono le ingerenze”. Il dato resta invariato: la notizia ha creato uno scossone, provocando qualche grattacapo al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Nella maggioranza, infatti, è stato sollevato qualche sospetto sul comportamento dell’ex ministra, in particolare dal Movimento democratico e progressista. “Senza chiarezza la nostra linea è quella delle dimissioni”, ha scandito Pier Luigi Bersani. Una posizione che non ha certo aiutato la distensione dei rapporti con Matteo Renzi.
La strategia – Certo, il segretario del Pd si è defilato sulla questione-Boschi senza esporsi troppo, lasciando alla sottosegretaria il compito di sbrogliare la matassa. Ma dall’evoluzione dei fatti potrebbe trarre un vantaggio: velocizzare il ritorno alle urne. L’obiettivo delle elezioni in autunno non è del tutto tramontato, quindi a Largo del Nazareno si valuta qualsiasi possibile incidente di percorso che consenta a Renzi di dire: “Così non è possibile andare avanti”. I suoi fedelissimi lo hanno messo in guardia sulle possibili conseguenze: una crisi di Governo sul caso-Banca Etruria potrebbe essere un autogol. Ma in questo caso il leader dem vuole giocare d’astuzia: se i bersaniani insistono con la richiesta di un passo indietro della sottosegretaria, la colpa della rottura sarà data a loro. E sull’eterno rancore che Mpd serba verso i renziani. Così facendo si metterebbe la parola fine pure all’ipotesi, fortemente caldeggiata dall’area del ministro della Giustizia Andrea Orlando, di un’alleanza nella prossima legislatura con i fuoriusciti dal Pd. Tutto dipenderà, comunque, da un fatto, ossia davvero Mdp vorrà punzecchiare ancora i renziani.
Attacchi – Per i 5 Stelle il nuovo caso-Banca Etruria è un regalo, che permette anche di distogliere l’attenzione dai problemi di Virginia Raggi a Roma. Il deputato Alessandro Di Battista ha usato parole durissime verso la Boschi: “È una bugiarda cronica, ma è Gentiloni che ci deve mettere la faccia. Deve venire in Aula. Non può fare il verginello immacolato che non dice nulla”. Non meno severo è stato il giudizio del leader della Lega, Matteo Salvini: “In qualunque paese evoluto al mondo, Boschi non sarebbe più nel Governo da mesi senza aver bisogno di De Bortoli”. Ma il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato, ha contrattaccato: “Unicredit ha smentito tutto, si tratta di una bufala montata dal M5S per nascondere le disgrazie di Roma e di Palermo”.