Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si è recato oggi in missione a Tunisi, insieme al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e ai commissari europei agli Affari Interni, Ylva Johansson, e per l’Allargamento e il Vicinato, Olive’r Várhelyi. I ministri e i commissari sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica, Kais Saied, dal capo del Governo designato e ministro dell’Interno, Hichem Mechichi e dalla ministra degli Affari Esteri ad interim, Selma Ennaifer. Al termine dell’incontro, si sono recati al Museo del Bardo per deporre una corona di fiori in memoria delle vittime dell’attentato del 18 marzo 2015.
Nell’incontro con il presidente Saied, ha riferito lo stesso Di Maio, “ho detto che è indispensabile rafforzare la lotta contro i trafficanti degli esseri umani, soprattutto nelle aree Di Sfax e Madia. L’Italia è pronta a prestare tutta l’assistenza tecnica che serve”. “Voglio essere molto chiaro – ha aggiunto il ministro degli Esteri -: chi arriva in Italia in maniera irregolare non potrà usufruire Di alcuna opportunità di regolarizzazione. L’unico esito di un arrivo irregolare è un rimpatrio”.
“D’altra parte – aggiunge Di Maio – il fenomeno migratorio è molto complesso e crediamo che debba essere affrontato in una cornice ampia. Per questo abbiamo ribadito la massima disponibilità dell’Italia a portare avanti i negoziati per un accordo quadro in ambito migratorio che preveda forme virtuose di integrazione. Vogliamo continuare a lavorare insieme per rafforzare il partenariato per lo sviluppo condiviso e intendiamo proporre un grande patto per la gioventù tunisina, un piano integrato con un focus particolare sui giovani”. Il ministro degli Esteri ha avvertito, però, che “il partenariato è un atto che viene portato avanti da due parti: ci aspettiamo piena collaborazione e risultati rapidi anche sul piano del contrasto all’immigrazione”.