Trump perde la pazienza con Putin e minaccia sanzioni, ma Mosca lo ignora e avanza nel Donbass

Trump perde la pazienza con Putin: "basta bombardamenti". Poi minaccia sanzioni contro lo zar che, però, lo ignora e avanza nel Donbass

Trump perde la pazienza con Putin e minaccia sanzioni, ma Mosca lo ignora e avanza nel Donbass

Stai a vedere che Vladimir Putin, con la sua presunta apertura ai negoziati di pace a cui però non seguono i fatti, sta prendendo in giro Donald Trump. A convincersene, dopo un iniziale ottimismo sulla possibilità di una rapida conclusione della guerra in Ucraina, è stato lo stesso tycoon, che ha dichiarato di non essere “felice che la Russia stia bombardando come pazzi l’Ucraina, così non va bene”, minacciando l’imposizione di “sanzioni imponenti” se Mosca non tornerà immediatamente al tavolo delle trattative.

Dichiarazioni che avrebbero irritato il Cremlino, il quale, invece di rispondere, ha preferito ignorarle, lanciando la consueta pioggia di missili sull’Ucraina, mentre le sue truppe hanno conquistato altri due villaggi nel Donbass.

Trump perde la pazienza con Putin e minaccia sanzioni, ma Mosca lo ignora e avanza nel Donbass

In risposta, le forze armate di Volodymyr Zelensky hanno lanciato un’offensiva terrestre nella regione russa di Belgorod, dove da mesi si susseguono attacchi dell’artiglieria ucraina.

Come spiegato dal leader ucraino su Telegram, il comandante in capo, generale Oleksandr Syrsky, ha riferito della “nostra presenza nella regione di Kursk e nella regione di Belgorod”, aggiungendo: “Continuiamo a condurre operazioni attive nelle aree di confine sul territorio nemico, e questo è assolutamente giusto: la guerra deve tornare da dove è venuta”.

Gli Usa valutano il ritiro dei militari dall’Est Europa

Nel frattempo, con la guerra ancora lontana da una conclusione, il Pentagono, su ordine di Trump, starebbe valutando il ritiro di 10.000 soldati dall’Europa orientale.

A riportarlo è stata la rete NBC News, citando funzionari statunitensi a conoscenza del dossier. Indiscrezioni che hanno suscitato “forte preoccupazione” in tutta l’Unione europea, secondo cui un eventuale ritiro delle truppe americane potrebbe, in un futuro non troppo lontano, avvicinare la guerra al Vecchio Continente.