Sì alla condanna, no al carcere. Donald Trump, neo-presidente degli Stati Uniti, è stato condannato nel caso dei pagamenti a Stormy Daniels, ma comunque non andrà in carcere. La decisione è stata comunicata dal giudice Juan Merchan. Per il presidente Usa non verrà comminata neanche una multa, ma la condanna macchia la sua fedina penale. Trump non andrà in carcere, come spiegato dal giudice, perché è stato rieletto: “Sono stati i cittadini di questa nazione a decidere che lei debba godere di protezioni come la clausola di supremazia e l’immunità presidenziale”. Trump ha commentato il verdetto parlando di “farsa spregevole” e ha annunciato che presenterà ricorso.
Trump condannato per il caso Stormy Daniels, ma non va in carcere
La sentenza prevede una “scarcerazione incondizionata” che, quindi, macchia la fedina penale, pur senza nessuna pena. Resta, però, una condanna penale storica per un presidente eletto degli Stati Uniti: Trump, infatti, entrerà in carica a partire dal prossimo 20 gennaio. Il giudice del tribunale di New York ha condannato il tycoon per 34 capi di imputazione legati alla falsificazione di documenti aziendali.
A maggio Trump era stata giudicato colpevole da una giuria. Il caso nasce dal pagamento di 130mila dollari, in nero, a una ex pornostar, Stormy Daniels, nel tentativo di assicurarsi il suo silenzio su una relazione sessuale tra i due. I fatti risalgono a poco prima delle elezioni del 2020. Trump avrebbe fatto falsificare i documenti della sua organizzazione per nascondere questo pagamento. Inoltre il presidente eletto avrebbe tentato di ritardare la sentenza nella speranza che arrivasse dopo la cerimonia di inaugurazione del suo mandato, ma la Corte Suprema si è rifiutata di intervenire sul caso portando così alla decisione odierna.