La bocciatura è più che evidente. Ed è stato vergata nero su bianco nella relazione della Corte dei conti: “L’esercizio finanziario 2021 della Rai spa mostra un risultato in perdita di 30,44 mln euro, in peggioramento rispetto al negativo del 2020: 20,7 mln.
Nel 2021 la Corte dei Conti segnala perdite per 30,4 milioni di euro. Ma alla Rai si continua ad arruolare esterni
In pareggio invece il risultato di esercizio dell’intero Gruppo Rai(Rai spa, Rai Way, Rai Cinema, Rai Com, Rai pubblicità) in linea con il 2020”. È quanto si legge, come detto, nella relazione dei magistrati contabili che ha per oggetto la gestione finanziaria della Rai radiotelevisione italiana spa (99,56% azioni proprietà dello Stato, la quota residua in capo alla Siae), anno 2021.
Un dato che per gli stessi magistrati dipenderebbe dagli eccessivi sprechi, dalle continue esternalizzazioni e dal costo troppo elevato del personale. Tre aspetti in realtà della stessa medaglia. Ed è per questo che sul punto è intervenuto anche il consigliere del Cda, Riccardo Laganà (nella foto): “In attesa di avere comunicazioni formali sui prossimi palinsesti, auspico che si tengano finalmente in debita considerazione gli ennesimi rilievi della Corte dei Conti nella sua relazione annuale”.
Nella quale, ecco il passaggio chiave, si legge: “Corte conferma la necessità che Rai S.p.a. realizzi ogni misura organizzativa, di processo e gestionale idonea ad eliminare inefficienze e sprechi, onde assicurare un maggior contenimento dei costi – sebbene nell’anno in esame siano diminuiti, risultano superiori rispetto ai ricavi – nell’ottica di un recupero dell’equilibrio economico e gestionale”.