Ci sono soggetti “più anziani”, con età media di 62 anni, tra i nove casi di trombosi anomala e due di problemi di coagulazione associati al vaccino AstraZeneca in Francia. Con 4 decessi, tra il 2 e l’8 aprile. Questi i dati diffusi dall’agenzia francese del farmaco (Ansm) e riportati da ‘Le Parisien’.
I casi di trombosi nei vaccinati over 60 con AstraZeneca in Francia
Dall’inizio delle vaccinazioni contro il coronavirus, in Francia sono stati segnalati “23 casi” di trombosi o di problemi di coagulazione e “8 decessi” su 2.725.000 dosi somministrate all’8 aprile. Gli ultimi 9 casi riguardano soggetti che presentano “un profilo differente” rispetto a quello di persone individuate in precedenza. L’età dei pazienti “è più alta. Si tratta di 4 donne e 5 uomini più anziani (età media 62 anni)”. Che hanno presentato sintomi riconducibili a trombosi addominale.
“I nuovi elementi saranno condivisi con l’Ema”, l’agenzia europea del farmaco, “nell’ambito della valutazione europea”. In Francia, “il bilancio precedente faceva riferimento a 12 casi di trombosi” successivi alla vaccinazione “e a 4 decessi”. Dal 19 marzo il vaccino AstraZeneca non viene più somministrato a soggetti di età inferiore a 55 anni. Per gli under 55 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, sottolinea Le Parisien, si raccomanda una seconda dose di Pfizer o Moderna.
Gli eventi avversi ai vaccini più comuni nelle donne
Intanto uno dei primi studi al riguardo, pubblicato a febbraio su ‘Jama Insights’ sui vaccini a mRna Pfizer/BioNTech e Moderna, censiva le segnalazioni di questi eventi negli Stati Uniti dal 14 dicembre al 18 gennaio. E spiccava un dato. Su 47 anafilassi segnalate post Pfizer (tasso di segnalazione di 4,7 casi per milione di dosi somministrate) 44 – cioè il 94% – si erano verificate su donne; 19 eventi di questo tipo segnalati post Moderna (tasso di segnalazione di 2,5 casi per milione di dosi somministrate), 100% donne. Poi sotto i riflettori sono finite le trombosi rare associate a bassi livelli di piastrine, segnalate dopo vaccinazione con AstraZeneca.
L’Agenzia europea del farmaco Ema, nel riportare il 7 aprile in una nota l’esito delle valutazioni del comitato per la farmacovigilanza Prac, parlava di “maggior parte dei casi segnalati in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione”. Pur ammettendo di non poter identificare con certezza al momento un fattore di rischio nell’età e nel sesso. A seguire, dagli Usa sono arrivati i dati sulle trombosi rare segnalate post vaccino J&J: 6 casi (su quasi 7 mln di vaccinazioni) tutti su donne fra 18 e 48 anni.