Il Movimento 5 Stelle non usa mezzi termini: “Una pagliacciata che ridicolizza la Sicilia agli occhi dello Stato e umilia i siciliani”. Nel mirino dei consiglieri pentastellati all’Ars finisce ancora una volta la la “legge truffa” sul taglio dei vitalizi regionali con tanto di affondo al “duo Musumeci-Miccichè”. “È veramente scandaloso”, tuona il capogruppo M5S all’Assemblea siciliana, Francesco Cappello, alla vigilia dell’approdo in Aula (oggi), della riforma delle pensioni degli ex consiglieri regionali partorita dalla commissione speciale.
“La prima vera legge di un Parlamento a dir poco improduttivo e quasi in catalessi potrebbe essere non per i siciliani o per affrontare le mille emergenze della Sicilia, ma per salvare i privilegi della casta, attorno alla quale, ne siamo certi, la maggioranza troverà la compattezza mai avuta finora, con la complicità del resto dell’opposizione. Il duo Musumeci-Miccichè potrà essere orgoglioso, ma dovrà spiegarlo ai siciliani”.
Una “legge truffa”, rincarano la dose le deputate pentastellate, Jose Marano e Angela Foti. “Domani (oggi, ndr) in Aula difenderemo le ragioni dei siciliani – promettono -. Ci opporremo fermamente a una legge con il timer che non indica, seppur in maniera irrisoria, l’ammontare di un taglio destinato al momento in un capitolo dell’Ars, a disposizione della marchetta di turno. I privilegi di 317 siciliani sono nulla in confronto alle difficoltà di 5 milioni di siciliani, costretti in molti casi a emigrare altrove”.