Piazza Affari ha decisamente apprezzato i conti di Generali, che vede salire l’utile del primo trimestre a 862 milioni, con premi per 20 miliardi, in aumento dell’8,3%: il miglior risultato operativo degli ultimi 7 anni. A fine seduta ieri il titolo è stato il migliore dell’indice principale, guadaganando il 3,8%. Un movimento purtroppo inconsueto per gli azionisti del Leone di Trieste, che vedono da tempo il valore stazionario sotto i 18 euro malgrado mesi di risalita dei mercati. I nuovi risultati fanno però sperare. “È sicuramente un buon inizio d’anno e un buon viatico per i prossimi tre trimestri”, ha commentato i risultati il cfo, Alberto Minali.
PRONTO IL PIANO TRIENNALE
Gli utili e i premi registrati dalla compagnia sono d’altronde superiori alle attese, così come le indicazioni patrimoniali. C’è da attendersi dunque i fuochi d’artificio il prossimo 27 maggio alla presentazione del nuovo piano triennale che si presenta ambizioso e con un salto di discontinuità nel business model. Intanto il gruppo può vantare un utile netto aumentato del 3,3% nel trimestre. Performance sostenuta dal comparto vita, che ha segnato un utile operativo di 823 milioni (+8,2%), con premi in progresso di quasi il 13% a 13,7% miliardi, sulla spinta dei prodotti unit linked che costituiscono ormai un quarto della raccolta diretta. Brilla l’Italia (premi +31%), ma avanza bene anche la Francia (+13%). La raccolta netta di gruppo balza così a 4,3 miliardi. Il comparto danni ha invece un andamento “resiliente”, come ha detto Minali, con premi stabili a 6,48 miliardi e un risultato operativo in calo del 4,6% a 505 milioni, che risente dell’impatto per oltre 100 milioni delle tempeste che a marzo hanno colpito Italia e il centro Europa.
RENDIMENTI GARANTITI
Parlando alla comunità finanziaria, Minali ha anche rassicurato sui rendimenti minimi garantiti nel settore vita, un nodo per le compagnie assicurative in tempi di tassi di interesse rasoterra. Quanto allo partecipazioni, non c’è ancora nessuna decisione sulla quota Telecom (4,23%) e sulla russa Ingosstrakh (38%), già pesantemente svalutata. Invariate le quote di Rcs e Mediobanca, mentre si va avanti su Citylife, il grande progetto immobiliare in costruzione a Milano, con la progettazione della seconda torre, la vendita e l’affitto degli appartamenti sull’onda delle interessanti condizioni del mercato della locazione nel capoluogo lombardo.