Tre ucraini dietro il sabotaggio del gasdotto Nord Stream

Le autorità tedesche hanno spiccato un mandato di arresto europeo per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream a carico di un cittadino ucraino che viveva in Polonia.

Tre ucraini dietro il sabotaggio del gasdotto Nord Stream

Le autorità tedesche hanno spiccato lo scorso giugno un mandato di arresto europeo per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 1 e 2, commesso nel settembre 2022, contro un cittadino ucraino che viveva in Polonia. È quanto riportano oggi i media tedeschi ARD, Süddeutsche Zeitung e Die Zeit, secondo cui il sospettato avrebbe agito con la complicità di altre due persone, cui una donna, anche loro cittadini ucraini. Secondo i media, l’inchiesta non avrebbe fatto emergere collegamenti tra i sospettati e il governo di Kiev.

Le autorità tedesche hanno spiccato un mandato di arresto europeo per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream a carico di un cittadino ucraino che viveva in Polonia

Uno dei presunti sabotatori dei gasdotti di Nord Stream 1 e 2 sarebbe riuscito a sfuggire agli inquirenti tedeschi, che lo cercano da giugno, da quando è stato spiccato un mandato d’arresto europeo nei suoi confronti. L’uomo, di nazionalità ucraina e residente in Polonia, sarebbe il 44enne Wolodymyr Zhuravlov.

Il sospetto è partito per l’Ucraina prima di poter essere arrestato

La Polonia, secondo quanto riferiscono gli stessi media tedeschi, ha confermato di aver ricevuto un mandato di arresto tedesco per un uomo ucraino sospettato di aver sabotato il gasdotto Nord Stream. L’ufficio del procuratore polacco ha dichiarato all’Afp di aver ricevuto il mandato per “Volodymyr Z.” a giugno “in relazione a un procedimento contro di lui in Germania”. Ma da Varsavia, dopo una prima fase di collaborazione con le autorità tedesche, non vi sarebbe stata alcuna reazione e il mandato d’arresto nei confronti di Zhuravlov, valido per 60 giorni, è intanto scaduto e l’uomo nel frattempo sarebbe rientrato in Ucraina.