Lo davano tutti per spacciato. Invece l’ostaggio giapponese in mano all’Isis, Kenji Goto, è stato rilasciato. Una trattativa complessa che ha portato la Giordania a liberare la terrorista Sajida al-Rishawi, l’aspirante kamikaze irachena arrestata nel 2005, nell’ambito di uno scambio di prigionieri con gli jihadisti. Goto è da mesi nelle mani dei miliziani dell’autoproclamato califfato e per la sua liberazione, insieme a quella del compagno, Haruna Yukawa, i jihadisti avevano chiesto un riscatto di 200 milioni di dollari, la stessa cifra sborsata dal governo del Giappone per sostenere la lotta allo Stato Islamico in Siria e Iraq. Al “no” di Tokyo, gli uomini in nero avevano risposto con la decapitazione del primo ostaggio e rilanciando l’offerta ai giapponesi: non più soldi, ma la liberazione della loro “sorella”, la “Vedova Nera” Sajida al-Rishawi, detenuta nelle carceri giordane.
Leggi anche
Prossimo obiettivo la Siria?
29/11/2024 21:19
I 35 milioni di sfollati africani che l’Europa ignora
29/11/2024 15:40