Se le menzogne del potere non vengono contestate e smascherate, soprattutto quando una parte importante della pseudo informazione si accomoda accanto a quello stesso potere, rischiano di apparire come verità. Quindi la verità vera è sempre rivoluzionaria. Tra le tante menzogne della propaganda dell’amministrazione, portata avanti soprattutto dal duetto espressione dei poteri forti Manfredi-Cosenza (il super-assessore), c’è il merito che si attribuiscono di aver acquistato in questi due anni i treni della metro linea 1 e di averli messi in circolazione.
Tra le bugie, questa è tra le più clamorose. Tra il 2014 ed il 2019, tra il nostro primo e secondo mandato, sono stati acquistati 24 treni e prenotati altri con ulteriori misure economiche, per un investimento superiore ai cento milioni di euro. So la fatica che i miei più stretti collaboratori e bravi dirigenti e funzionari comunali e dell’azienda di mobilità urbana hanno messo in campo per raggiungere un obiettivo storico difficilissimo, in un periodo in cui i soldi in cassa non c’erano e nemmeno patti per Napoli e i fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Era l’epoca della frittura del pesce con l’acqua. Solo un enorme lavoro di sinergia istituzionale tra comune, regione, governo ed Europa ha consentito di raggiungere un obiettivo che cambia la storia di Napoli. I soldi ce li siamo presi e conquistati euro per euro, giorno dopo giorno. I treni nuovi li abbiamo anche scelti personalmente con cura, sono andato anche in Spagna per accertarmi che tutto procedesse bene e verificare l’andamento della produzione da parte della CAF che si era aggiudicata l’appalto, superando ostacoli e problemi.
Ci sono prove documentali e fotografiche del nostro lavoro. Così come vi è traccia indelebile dell’inaugurazione della messa in esercizio dei treni sulla tratta metropolitana. Così come è storia l’inaugurazione delle stazioni e programmazione e finanziamento di tutte le stazioni sino all’aeroporto che si andranno a completare. Allora l’amministrazione Manfredi eviti di intestarsi risultati che non gli appartengono e spieghi piuttosto pubblicamente perché ha accumulato ritardi gravi nel mettere in circolazione gli altri treni. Non mi aspetto certo che questa politica riconosca i fatti nella loro oggettività con cui si sono svolti, ma almeno che eviti di attribuirsi meriti che non ha per nulla.
Quando il troppo storpia non si può mandare tutto in cavalleria.