Tragedia sulla Marmolada: l’unico sopravvissuto della tragedia di inizio luglio scorso era Davide Carnielli. Dopo quasi due mesi, si è risvegliato dal coma come è statp annunciato sui social prima dalla sorella e poi dal governatore del Veneto Luca Zaia.
Tragedia sulla Marmolada, è uscito dal coma l’unico sopravvissuto
Davide Carnielli, 30 anni, di Fornace, era rimasto coinvolto nel crollo della Marmolada lo scorso 3 luglio. Inizialmente dato per disperso, è stato poi ritrovato, grazie alla segnalazione di Zaia, il 5 luglio presso l’ospedale di Treviso, dove era ricoverato in gravi condizioni e senza documenti. Il 23 agosto, dopo un lungo periodo in coma, Davide si è risvegliato.
“Per quanto riguarda Davide Carnielli – aveva sottolineato pochi giorni dopo la tragedia Zaia – i sanitari sono concentrati sul paziente e fanno l’impossibile per accompagnare con le cure, speriamo di uscire da questa situazione”. Il giovane trentino aveva infatti riportato nel crollo un “trauma cranico importante” e “un trauma toracico”.
Davide Carnielli è in fase di risveglio
Su Facebook, la notizia è stata data anche dal Governatore del Veneto Luca Zaia: “Davide Carnielli, il consigliere comunale di Fornace (TN) di 30 anni travolto il 3 luglio dalla valanga di ghiaccio della Marmolada e inizialmente ricoverato a Treviso prima di essere trasferito a Trento, si sta risvegliando! La sorella ha dato l’annuncio sui social. Lo attende un lungo percorso di guarigione, ma il suo risveglio dal coma è una bellissima notizia che conforta tutti noi!”.
Prima di tutti, l’annuncio era arrivato dalla sorella di Davide. In un post su Facebook, la sorella, Valeria aveva condiviso la lieta notizia. “Siamo felici di dire che Davide si trova in una fase di risveglio. Lo attende un lungo percorso di guarigione, accompagnato dall’amore dei suoi familiari”, scrive la sorella sul social, ringraziando gli operatori di soccorso, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Lo attende – continua la sorella Valeria – un lungo percorso di guarigione, accompagnato dall’amore dei suoi familiari. Saremo per sempre grati agli angeli del Soccorso alpino e a tutti i medici e gli infermieri dell’Ospedale di Treviso per le amorevoli cure prestate”.