La tragedia di Cutro potrebbe costare la poltrona al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Dalle opposizioni, infatti, si è sollevato un caro di inviti a dimettersi. Critiche, verso il capo del Viminale, arrivano anche dalla Chiesa.
Le opposizioni chiedono le dimissioni di Piantedosi. Il ministro: “Mi assumerò e mi assumo tutte le mie responsabilità”
“Se c’è stata un debolezza del ministero mi assumerò e mi assumo tutte le mie responsabilità” ha detto Piantedosi, in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sulle linee programmatiche del Viminale.
“Se andiamo a vedere morti e tragedie degli anni scorsi, in passato sono successi altri episodi simili. Se uno guarda il bilancio di quello che avviene da molti anni, i fatti smentiscono” l’assunto di un ministero debole, ha aggiunto Piantedosi.
“In questi cinque mesi – ha riferito ancora Piantedosi – ci sono stati casi di mercantili che abbiamo aiutato per soccorsi in acque Sar libiche, a 70 miglia nautiche. Come sarebbe stato possibile esprimere una professionalità carente per un evento che parte da 40 miglia nautiche di segnalazione quando noi abbiamo registrato interventi di search and rescue fino a 70 miglia nautiche dalle coste italiane”.
“Questurino? Sono orgoglioso di essere stato un funzionario dello Stato”
“Questo governo – ha detto ancora il ministro dell’Interno – prima ancora di questa tragedia ha dimostrato di avere riguardo rispetto a quello che c’è dietro ai processi migratori. Noi ci siamo posti il problema prima. Spesso vengo giudicato per essere stato ‘un questurino’, sappiate che ne sono orgoglioso di essere stato un funzionario dello Stato”.