Tragedia del Mottarone: a quasi un anno dal terribile incidente, l’iter giudiziario proseguo e non trova ancora nessuna conferma. Ecco a che punto sono i processi.
Tragedia del Mottarone, un anno fa il crollo della funivia
Dalla tragedia del Mottarone è trascorso quasi un anno. Era il 23 maggio 2021, una domenica mattina, quando la funivia del monte Mottarone, a pochi metri dalla stazione di monte, vede spezzarsi la fune traente causando il distacco di una delle cabine, la numero 3. La cabina torna indietro appesa al cavo portante a forte velocità, poi va sbattere contro uno dei piloni del tracciato e precipitata al suolo dopo una caduta di oltre 20 metri, rimanendo incastrata in una zona boschiva lontana da strade carrabili.
Il bilancio fu di 14 vittime, di cui 13 morti sul colpo, con due bambini trasferiti in gravissime condizioni all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Il bambino che è sopravvissuto è Eitan Biran che ha perso il padre e la madre oltre al fratellino e ai bisnonni.
A che punto sono i processi?
Si aprono due battaglie giudiziarie e mediatiche in parallelo. La prima fra le famiglie materna e paterna del piccolo Eitan per decidere l’affidamento, che culmina con il rapimento del bambino da parte del nonno paterno, che lo porta in Israele. Un giudice israeliano stabilisce però che il piccolo deve rientrare in Italia.
Dall’altra parte procede l’indagine ancora oggi per decidere le responsabilità sull’incidente della funivia. Immediatamente, viene fissato l’incidente probatorio, mentre a Stresa si discute la ricostruzione della funivia. Le ultime notizie dicono che la Cassazione ha deciso di annullare gli arresti domiciliari per due dei tre presunti principali responsabili dell’accaduto. Intanto, lo scorso 12 maggio l’ultimo sopralluogo dei periti, per chiudere l’incidente probatorio. La prossima udienza del processo è fissata per il 14 luglio, mentre entro il 30 giugno verranno depositate le perizie.