Tra Calenda e Renzi volano sul partito unico. Per il leader di Azione il partito unico dei liberal-democratici “resta l’unica utile al Paese”, ma l’ex rottamatore è già sul piede di guerra: “Chi fa saltare il partito unico si assumerà la responsabilità”.
Sul partito unico dei liberal-democratici è resa dei conti tra il leader di Azione Calenda e quello di Italia Viva Renzi
“L’unico problema dirimente oggi – ha detto Carlo Calenda – per la costruzione del partito unico dei liberal-democratici è che Renzi non vuole prendere l’impegno a sciogliere Italia Viva e a finanziare il nuovo soggetto e le campagne elettorali”.
Azione: “Inaccettabili i tatticismi durati mesi dell’ex premier”
Il leader di Azione ha definito “inaccettabili i tatticismi durati mesi dell’ex premier” Renzi. “La pazienza del gruppo dirigente di Azione si è esaurita. In settimana – fanno sapere fonti del partito di Azione – si capirà se questo nodo si potrà sciogliere. Se così non sarà il partito unico non potrà nascere”.
“Matteo Renzi – sottolineano ancora da Azione – ha sostituito a sorpresa Rosato alla guida del partito, per controllarne direttamente i soldi e la struttura. In questo modo ha delegittimato anche il comitato politico della federazione del Terzo Polo dove oggi non siede nessun rappresentante di IV in grado di prendere impegni. Calenda ritiene inaccettabile questo atteggiamento in quanto contrario agli impegni presi con gli elettori. Dopo mesi di tatticismi da parte di Renzi sul partito unico e le sue assenze dalle attività del Terzo Polo per occuparsi di affari privati, a cui da ultimo si è aggiunto Il Riformista, la pazienza del gruppo dirigente di Azione si è esaurita. In settimana – conclude la fonte – si capirà se questo nodo si potrà sciogliere. Se così non sarà il partito unico non potrà nascere”.
Italia Viva: “C’è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi”
“Non c’è nessun tatticismo di Italia Viva. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime” affermano in una nota i portavoce nazionali di Italia Viva, Alessia Cappello e Ciro Buonajuto. “”Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime. Ci sono le date già fissate – aggiungono -, ci sono le regole decise da Calenda comprese quelle sul tesseramento, ci sono i gruppi di lavoro con i nomi già decisi, c’è il comitato politico. Noi siamo pronti al congresso che Calenda ha chiesto di fare. E ci mettiamo nome e cognome. C’è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi”.