Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, resta ai domiciliari. La gip del tribunale di Genova Paola Faggioni ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dall’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che dallo scorso 7 maggio è agli arresti domiciliari nella sua villetta di Ameglia, in provincia di La Spezia, con l’accusa di corruzione e falso.
L’ordinanza con cui il gip ha rigettato la richiesta è stata depositata questa mattina. A dare parere negativo sull’istanza erano stati nei giorni scorsi anche i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde per il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
Respinta la richiesta di revoca: Toti resta ai domiciliari
La richiesta di Toti, attualmente sospeso da presidente della Regione, è stata rigettata per il pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento del quadro probatorio. “Non sono emersi – si legge nell’ordinanza della gip – elementi sopravvenuti idonei a modificare, anche all’esito dell’interrogatorio reso dall’indagato davanti al pm, il grave quadro indiziario a carico del predetto” e “permane l’esigenza cautelare connessa al pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte e criminose”.
Secondo la gip, inoltre, “permangono in modo attuale e concreto le esigenze connesse al pericolo di inquinamento probatorio, tenuto conto della particolare fase del procedimento in cui le indagini sono in pieno svolgimento e in particolare sono in corso le audizioni di funzionari e dirigenti della Regione Liguria a conoscenza dei fatti per cui si procede, i quali potrebbero subire dall’indagato condizionamenti o pressioni per rendere una conveniente ricostruzione degli elementi. Tale rischio – conclude – si profila chiaramente in modo particolarmente elevato ove l’indagato riprenda l’esercizio delle funzioni svolte”. La difesa ha già annunciato che presenterà ricorso.