Sembra già finita la tregua dal maltempo visto che in Emilia-Romagna, quando ancora gran parte del territorio è sott’acqua, torna a piovere. Un’emergenza meteorologica infinita per la quale il presidente Pd della Regione Stefano Bonaccini, ai microfoni di Sky Tg24, non ha potuto far altro che augurarsi che le precipitazioni attese “risultino deboli” e che in ogni caso è stata “attivata la Protezione civile”.
Sembra già finita la tregua dal maltempo visto che in Emilia-Romagna torna a piovere
Del resto la situazione in Emilia-Romagna resta pesante anche se, precisa il governatore, “oltre 15mila persone sono rientrate nelle loro abitazioni” quando fino a pochi giorni fa il dato sugli sfollati superava le “36mila” persone. Situazione pesante che viene confermata anche dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, che nella sua informativa urgente alla Camera sull’alluvione in Emilia-Romagna ha spiegato senza mezzi termini che “dal punto di vista idrogeologico diverse sono state le aste fluviali che hanno avuto criticità e che hanno interessato complessivamente 23 fiumi, oltre 30 frane e 500 strade chiuse per allagamenti o smottamenti”.
Pesante il bilancio della viabilità che “dovrebbe riprendere regolarmente nelle prossime ore” anche se, continua il ministro, tutt’ora “restano chiuse 622 strade, molte delle quali secondarie” e “la maggior parte delle linee ferroviarie dovrebbe essere riattivata entro inizio giugno”. Insomma la strada per tornare alla normalità è ancora lunga. Quel che è peggio è che nelle ultime ore a preoccupare è anche l’allarme sanitario lanciato dal Comune di Ravenna che ha diffuso sui propri social un documento dell’Ausl in cui si fa riferimento all’acqua alta che potrebbe essere contaminata da muffe, batteri e sostanze chimiche.
Per questo gli esperti consigliano di indossare “guanti e stivali o una calzatura robusta per proteggersi” e consigliano di “evitare che i bambini giochino con il fango e l’acqua”. Insomma un dramma nel dramma su cui il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha chiesto spiegazioni all’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini. “Mi ha rassicurato (Donini, ndr), a meno che non si vada a fare il bagno nell’acqua sporca. Siccome oggi c’era qualche titolo un po’…” ha spiegato il ministro.
Il meteo che non dà tregua all’Emilia e l’allerta rossa continua a essere rinnovato di giorno in giorno
Quel che è certo è che con il meteo che non dà tregua all’Emilia e l’allerta rossa che continua ad essere rinnovato di giorno in giorno, per la politica l’interesse è tutto orientato verso la delicata partita per il Commissario che si occuperà della ricostruzione e della messa in sicurezza dell’area. “Siccome dovremo ricostruire reticoli, perché è stato distrutto un intero territorio o parte di esso, abbiamo il dovere di chiamare i massimi esperti per cercare di realizzare ciò che servirà a contenere al massimo ciò che i cambiamenti climatici in futuro potrebbero causare” ha detto Bonaccini. Questo perché, ammette candidamente, “noi stiamo patendo non solo gli effetti del climate change, ma anche del global warming” e che “dobbiamo prendere atto che, di fronte agli sconvolgimenti del pianeta, in Italia è domandarsi non se riaccadrà, ma quando”. Per questo Bonaccini, secondo tanti auto-candidandosi, spiega che dopo l’alluvione servirà un commissario che “conosce bene il territorio”.
Lo stesso, sempre a Sky Tg24, non ha voluto rispondere alle polemiche nate da alcuni esponenti della Lega come il deputato Jacopo Morrone che non lo ritengono adatto, limitandosi a dire: “Lascio Jacopo Morrone alle polemiche e alla speculazione politica. Io non mi occupo di queste ma di stare vicino alle popolazioni colpite. Luca Zaia ieri diceva che sono i presidenti di Regione che solitamente si occupano della ricostruzione, dopodiché io sono fino al 31 dicembre commissario straordinario della ricostruzione del sisma. Ricordo le polemiche di allora” e anche che “lo scorso anno il presidente Mattarella, in occasione del decennale, ha parlato di ricostruzione esemplare”.
Sulla questione di chi si occuperà della ricostruzione, su cui si vocifera di un veto di Matteo Salvini sul nome del governatore dem – anche se dal Carroccio negano -, è intervenuto anche il ministro di Fratelli d’Italia per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che al Tg1 Mattina ha detto chiaro e tondo: “Non è il momento di fare polemiche. C’è una piena collaborazione istituzionale, la presidente Meloni è rientrata prima dal G7 e con il presidente dell’Emilia Romagna c’è un rapporto correttissimo. Non vorrei che la vicenda diventasse un toto Bonaccini”. Sempre “Se il commissario lo farà Bonaccini o un altro lo decideremo a breve, io credo che nemmeno il presidente della Regione vuole che la discussione ruoti intorno alla sua persona”.
La von der Leyen sorvola i comuni alluvionati
Arriva anche Ursula von der Leyen nella Romagna alluvionata. Accompagnata dal premier Meloni e dal governatore Bonaccini, la presidente della Commissione europea sorvolerà oggi le zone più colpite dal maltempo. Nel pomeriggio terrà una conferenza stampa.