Nella chat di un giornalone ho scritto che dovremmo contrastare l’andazzo bellicistico di Ue e Usa. Ebbene, sono stata subissata da insulti dei lettori: “Vai in Russia”, “Amica di Putin”, “Traditrice”, “Devi finire in galera”. Poi il giornale ha cancellato il mio post. Ma che succede, siamo in dittatura?
Luisa Binaghi
via email
Gentile lettrice, succede che sta tornando il fascismo. Mio nonno, più volte arrestato dai fascisti perché in possesso del quotidiano clandestino Avanti!, mi raccontava che chi come lui non voleva l’Italia in guerra era chiamato traditore .Anche allora i bellicisti erano appoggiati dai giornaloni, con in testa il Corriere della sera che aveva già svolto un ruolo vitale nel sostenere a spada tratta la Marcia su Roma. Il giornale di via Solferino era espressione dell’alta borghesia industriale del Nord, che si sentiva minacciata dai moti socialisti del ’22 e cercava “l’uomo forte”. Mussolini col suo partito incarnò il braccio politico di quegli interessi. Oggi il fenomeno si ripete: il governo e quasi tutte le opposizioni (vedasi Pd), sono funzionali a una svolta autoritaria, come allora. Forse Meloni, data la scarsa cultura scolastica, non ne è in pieno consapevole, ma sta di fatto che segue le orme del Duceal servizio dei poteri forti, che oggi sono Usa, Nato e Ue. La gente che vuole il riarmo è una minoranza, il 31,4% degli italiani secondo il Rapporto Censis 2024, ma stampa e tv la spacciano per maggioranza, mentre viene silenziato il 68,4% che vuole la pace e il 66,3% che ritiene Usa ed Europa responsabili delle guerre in Ucraina e a Gaza. Non so come finirà, ma temo malissimo.
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