Il Salone internazionale del libro di Torino, giunto alla XXXIII edizione, compatibilmente con l’andamento dell’emergenza sanitaria, si terrà nel capoluogo piemontese dal 14 al 18 ottobre. Nel settecentesimo anniversario dantesco, il Salone richiamerà grandi nomi della scena culturale per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta; e così la città di Torino tornerà ad accogliere editori, autori, scuole e la comunità di lettori che in questo anno difficile non hanno mai smesso di incontrarsi, anche se virtualmente, intorno alla lettura.
“Il Salone Internazionale del Libro di Torino – ha detto il presidente dell’Associazione Torino la Città del Libro, Silvio Viale – è un punto di riferimento per tutta la filiera. Dopo un anno di pandemia, siamo tutti fiduciosi ed arriverà presto il momento di ritrovare la comunità del Salone, fatta di editori, librai, bibliotecari, lettori, ma anche delle tante persone che lavorano alla costruzione di un evento così importante. La pianificazione che il Salone presenta oggi deve rappresentare un punto di partenza per il futuro del nostro settore”.
“Vita Supernova”: Dante da una parte e la più potente fra le esplosioni stellari dall’altra. Un’accoppiata straordinaria per segnare davvero la ripartenza. “L’abbiamo detto così tante volte che quasi non ci crediamo più – aggiungono dal Salone -: ma noi vogliamo davvero che questa sia la volta buona. Torino ritorna al centro del mondo fieristico con la “sua” fiera: quella del libro. Abbiamo imparato a stare distanti ma vogliamo ritornare vicini (consapevoli di dover fare attenzione). Abbiamo imparato a guardarci attraverso gli schermi ma vogliamo tornare a guardarci negli occhi. E lo vogliamo fare attraverso i libri che ci hanno fatto compagnia nei momenti più bui dell’anno più buio e che ci faranno luce nell’anno in cui si riaccende la luce”.
“Nell’anno della pandemia – ha detto il direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia – i libri si sono dimostrati una risorsa importante per tantissime persone, venendo incontro alla richiesta di complessità, coinvolgimento emotivo, prossimità, capacità di affrontare in modo umano i grandi temi dell’esistenza di fronte a cui con tanta urgenza l’epoca in cui viviamo ci ha rimesso. Gli editori hanno svolto e continuano a svolgere da questo punto di vista un ruolo fondamentale. Il Salone del Libro è al loro fianco come sempre. Insieme daremo vita all’edizione della ripartenza, per incontrare i lettori dal vivo, in presenza, dopo tutto questo tempo”.