Todde, gli atti alla Giunta delle elezioni ma nel Campo largo regna l’incertezza

L'organo regionale ha iniziato i lavori. Ma si fa largo l'ipotesi dell'impossibilità di decidere. I legali di Todde al lavoro sui ricorsi

Todde, gli atti alla Giunta delle elezioni ma nel Campo largo regna l’incertezza

Andare avanti, vedendo cosa succederà, tra molte idee, tutte molto confuse. È il compito dei consiglieri regionali sardi, tornati ieri al lavoro, dopo la deflagrazione della “bomba Todde”. Cioè dell’ordinanza/ingiunzione emessa dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari, che ha contestato alla presidente Alessandra Todde gravi irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali, e che il 3 gennaio scorso è stata trasmessa al presidente del Consiglio regionale, affinché venga adottato il provvedimento di decadenza.

I documenti alla Giunta delle elezioni

Dopo gli incontri preliminari tra il presidente del Consiglio regionale, il dem Piero Comandini, e la Giunta delle elezioni, presieduta da Giuseppe Frau, ieri è iniziato ufficialmente l’esame degli atti. L’organismo ha il compito di condurre un’istruttoria dettagliata, esaminando documenti e pareri legali e audendo tutti i soggetti coinvolti, compresa la stessa Todde. La Giunta ha poi 90 giorni di tempo per concludere il lavoro e presentare le proprie conclusioni all’Aula, che dovrà votare sul parere espresso.

L’ipotesi dell’impossibilità a pronunciarsi

Così la legge, ma la vicenda della presidente è molto più complessa, tanto che secondo alcune voci, la Giunta potrebbe dichiararsi incompetente a pronunciarsi sulla sua decadenza. La tesi che sembra prender corpo, almeno nelle file della maggioranza del Campo largo, è infatti che all’organismo competa sì l’esame delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità dei consiglieri regionali, ma che il presidente della Regione non sia un semplice consigliere, eletto al pari dei colleghi.

Secondo quest’interpretazione Todde è stata eletta presidente e quindi è diventata consigliera regionale “di diritto”. Di conseguenza la sua posizione non sarebbe di competenza della Giunta delle elezioni.

“Quello della Giunta delle elezioni sarà un percorso lineare. Lavoreremo in modo attento scrupoloso e dettato dal diritto”, assicura Deriu, capogruppo del Pd. “Esamineremo la causa e riferiremo al Consiglio regionale. Siamo fiduciosi che la legislatura prosegua”. Ma questa è solo una delle (tante) opzioni sul tavolo.

Tra le fila del campo largo regna la confusione

Negli incontri informali e nelle chat dei consiglieri circolano le ipotesi più disparate e pareri giuridici discordanti: c’è chi ritiene preferibile che il Consiglio regionale lasci fare ai magistrati (che saranno investiti dei ricorsi prima di pronunciarsi), e chi invece ritiene che si debba votare la questione presto in Aula.

Per il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, “ci sono due aspetti: il primo è che sicuramente all’esame degli atti che abbiamo a disposizione si evince che nella rendicontazione delle spese elettorali della presidente, non esiste comportamento doloso, non c’è condotta fraudolenta e non c’è niente che, dal punto di vista politico, possa essere rilevante”. “Per contro”, continua Agus, “esistono dei vizi formali di tipo amministrativo che sono quelli rilevati dall’ufficio che ha fatto l’esame dei suoi atti”.

Sul da farsi Agus chiarisce la propria posizione: “In questo momento dobbiamo evitare due cose: la delegittimazione delle istituzioni e la paralisi. Perché il Consiglio regionale non è titolato a decidere per se stesso. Siccome parliamo di qualcosa che va al di sopra, credo che si debba attendere una pronuncia superiore. In questo caso – conclude – parliamo dello scioglimento di organi costituzionali e per questo il Consiglio  non può fare altro che aspettare l’esito dei ricorsi”.

Intanto il collegio dei legali della presidente Todde segue con attenzione l’evolversi della situazione e sembra orientato ad attendere l’esito del voto segreto in Aula, prima di presentare eventuali ricorsi, probabilmente accompagnati da richieste di sospensiva urgente. Ma anche questa è una delle tante, possibili, ipotesi.