di Stefano Sansonetti
A scorrere la serie storica dei vincitori spuntano quasi sempre i loro nomi. Edison, Eni ed Energetic sono i gruppi che negli ultimi tre anni si sono spartiti la torta dei maxiappalti pubblici per la fornitura di gas alle pubbliche amministrazioni italiane. E c’è da giurare che in prima fila continueranno a esserci loro. Stavolta, infatti, il piatto è il più ricco di sempre. Parliamo della bellezza di 366 milioni di euro che il ministero dell’economia, guidato da Fabrizio Saccomanni, ha fissato come valore per la fornitura di un massimo di 500 milioni di metri cubi di gas naturale. A mettere tutto nero su bianco è stata nei giorni scorsi la Consip, la centrale acquisti del dicastero di via XX Settembre che organizza queste superprocedure con l’obiettivo di far risparmiare gli uffici pubblici nostrani alle prese con le varie esigenze di fornitura. Stavolta, però, il bottino potenziale è particolarmente ricco.
Le precedenti edizioni
Come nelle precedenti edizioni, anche stavolta il bando prevede la divisione in sette lotti geografici. Nell’agosto del 2012, ultima aggiudicazione intervenuta, il meccanismo prevedeva un valore potenziale di 209,3 milioni di euro, per una fornitura massima di 310 milioni di metri cubi. In quell’occasione sulla maggior parte dei lotti riuscirono a mettere le mani principalmente in due: Eni ed Energetic, quest’ultima controllata da una banca (la Cassa di risparmio di San Miniato) e da un gruppo chimico (Solmar). L’anno precedente, e siamo nel 2011, la Consip mise a bando ancora sette lotti, questa volta per un valore massimo di 136 milioni di euro. A farla da padrone fu Edison Energia, società nel frattempo finita sotto l’egida dei francesi di Edf (Électricité de France).
Il nuovo bando
Come si vede, quindi, la maxicommessa è in grado di suscitare gli appetiti dei gruppi energetici più importanti. Da rilevare che la fornitura di gas richiesta può essere utilizzata dalla pubblica amministrazione per gli utilizzi più diversi: dal riscaldamento alla cottura dei cibi, dall’uso tecnologico all’autotrazione. Per la prima volta, inoltre, la gara è interamente “smaterializzata”, ovvero si svolgerà attraverso l’utilizzo del sistema telematico della piattaforma Acquistinretepa.it gestita dalla Consip. La formula utilizzata è quella della convenzione: con le società vincitrici sarà firmato un accordo a valle del quale saranno attivati i contratti di fornitura richiesti dalle singole amministrazioni.
I risparmi in gioco
In base alle proiezioni della Consip, guidata dall’amministratore delegato Domenico Casalino, “l’iniziativa rende disponibile un’opportunità di efficienza e di contenimento dei costi riferita a una domanda complessiva della pubblica amministrazione stimata in 2 miliardi e 140 milioni di euro l’anno”. Si tratta di un’elaborizaione che la società del Tesoro ha effettuato su dati Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Di sicuro i grandi gruppi stanno affilando le armi per accaparrarsi l’appalto.