“Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti” e con precedenza a chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson “che avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi”. È quanto ha confermato oggi, intervenendo a The Breakfast Club su Radio Capital, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, parlando del richiamo del vaccino anti-Covid.
“Per chi ha fatto Johnson&Johnson – ha spiegato Sileri – servirà un richiamo in tempi molto brevi: a sei mesi dalla vaccinazione si inizierà a procedere, tenendo in considerazione l’età, ma verosimilmente una terza dose sarà necessaria per tutti”.
“Entro l’anno si proceder- con la terza dose per anziani e personale sanitario – ha proseguito il sottosegretario alla Salute -, poi da gennaio il resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose. L’Aifa può accelerare questo percorso, ma è auspicabile una scelta condivisa di tutta Europa: c’è un boom di contagi in alcuni paesi europei, anche se possono sembrare paesi lontani, il rischio c’è anche per noi, perché con l’aumento dei casi aumenta il rischio che si diffondano nuove varianti”.
“Il Green Pass obbligatorio lo toglieremo – ha detto ancora Sileri -, ma non ora. Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l’obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il green pass. Il vaccino obbligatorio non servirebbe, non convincerà i no vax a vaccinarsi”. E sul via libera al vaccino anti-Covid per i bambini Sileri afferma: “Dipenderò dagli enti regolatori, ma io a mio figlio lo farei senza dubbio”.
“A 6 mesi dalla dose si procederà a una vaccinazione eterologa con i vaccini a mRna – ha spiegato ancora Sileri parlando di chi si è vaccinato con Johnson & Johnson -, quindi Moderna o Pfizer. Chiaramente aspettiamo anche le indicazioni che verranno date dagli enti regolatori in maniera completa, però è chiaro che sarà necessario un richiamo per chi ha fatto”.