All’indomani dalla notizia che l’Italia, a partire da sabato, ripristinerà i controlli alla frontiera con la Slovenia come misura anti-terrorismo – perché l’intensificarsi dei focolai di crisi, come ha spiegato Palazzo Chigi, “ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente” anche nei Paesi dell’Ue – il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna a ribadire che non bisogna abbassare la guardia, anche se l’Italia appare al sicuro.
“Abbiamo chiuso soltanto Schengen al confine con la Slovenia per evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi”
“Abbiamo chiuso soltanto Schengen al confine con la Slovenia per evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi che possano colpire nel nostro Paese o in Europa” ha detto il vice premier a Mattino Cinque ribadendo che “non abbiamo rischi di attentati”. “È una sospensione che ha tempi limitati – ha aggiunto – ed è legata alla contingenza per evitare che ci siano terroristi che girano indisturbati per l’Europa”.
“Non c’è nessun segnale in questa direzione – ha aggiunto il ministero degli Esteri parlando di rischio terrorismo nel nostro Paese – però non possiamo abbassare la guardia, anzi la alziamo proprio per la prevenzione per proteggere i siti, in particolare quelli frequentati da cittadini di religione ebraica, per impedire che ci siano azioni violente”.
Angelosanto: “Le minacce vanno prese sempre molto seriamente. Ma non bisogna creare allarmismi”
Le minacce, a parere del comandante del Ros dei carabinieri, Pasquale Angelosanto, “vanno prese sempre molto seriamente, perché in passato si sono registrati casi di partecipazione ad attentati terroristici di soggetti entrati illegalmente in Italia”.
“Abbiamo strutture di polizia efficienti”
“Non bisogna creare allarmismi – ha aggiunto il comandante del reparto investigativo dell’Arma -, ma questi temi vanno affrontati con attenzione: abbiamo strutture di polizia efficienti che riescono a percepire il rischio e in quel caso si innalza il livello di attenzione”.