Anche l’Italia a rischio. No, non è esagerato. Perché l’attentato in Spagna allarga i confini degli Stati colpiti dal terrorismo islamico, avvicinandosi all’Italia. Non è un caso che immediatamente Marco Minniti ha convocato il Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) e stabilito con prefetti e militari e servizi segreti misure di sicurezza rafforzate intorno agli obiettivi più a rischio, nei luoghi dove c’è particolare affluenza e in quelli di aggregazione.
L’incontro si è tenuto venerdì mattina al Viminale e vi hanno partecipato i vertici nazionali delle forze di Polizia, dei Servizi di Intelligence e i rappresentanti della sicurezza di Spagna a Roma. Una riunione che ha fatto il punto della situazione e che tra interventi futuri e analisi, si è chiusa con questa parole: “Anche se l’attenzione rimane altissima, il livello della minaccia non cambia per l’Italia”.
Per mettere a punto il piano degli interventi, l’elenco delle priorità, dei luoghi simbolo e di come organizzare le forze in campo, verrà emanata una circolare ai prefetti affinché, attraverso i Comitati provinciali per l’ordine e sicurezza pubblica che saranno convocati con la partecipazione dei sindaci e in sinergia con le polizie locali, “si svolga un attento monitoraggio relativamente agli eventi e alle iniziative già programmate sul territorio”.
Nella circolare saranno date disposizioni tra l’altro per quanto riguarda i controlli di sicurezza nelle località turistiche, in particolare su alberghi e bed&breakfast, autonoleggi, percorsi pedonali. Ferma restando la vigilanza agli obiettivi a rischio nelle grandi città, i sindaci e i prefetti sul territorio analizzeranno nel dettaglio tutti gli eventi – concerti, feste patronali, sagre, spettacoli pubblici – previsti sul territorio per il resto della stagione estiva. Appuntamenti che potrebbero potenzialmente essere interessati da atti terroristici come quello di Barcellona, con automezzi lanciati sulla folla, un metodo che negli ultimi mesi è stato spesso utilizzato dai jihadisti e che continua ad essere consigliato, per la sua efficacia, nei magazine diffusi online dallo Stato islamico.
Senza dimenticare le spiagge. Come ricostruisce anche Guido Ruotolo su tiscali.it, nei giorni scorsi la propaganda Jihadista avrebbe lanciato un messaggio di imminenti attacchi sulle spiagge spagnole e italiane, ma non c’è nessun riscontro oggettivo che si tratti di una indicazione concreta. Comunque, ieri i nostri apparati di sicurezza e prevenzione hanno deciso di “attivare servizi di controllo e monitoraggio anche sulle spiagge e località di mare affollate”.