Terrorismo, giovane kenyota fermata all’aeroporto di Orio al Serio: voleva andare in Medio Oriente a combattere per la causa jihadista

Terrorismo, giovane kenyota fermata all'aeroporto di Orio al Serio: voleva andare in Medio Oriente a combattere per la causa jihadista

Terrorismo, giovane kenyota fermata all’aeroporto di Orio al Serio: voleva andare in Medio Oriente a combattere per la causa jihadista

Sognava di andare a combattere in Medio Oriente per sostenere la causa jihadista, ma la 19enne di origine kenyota è stata fermata all’aeroporto lombardo di Orio al Serio, con l’accusa di terrorismo, appena prima di imbarcarsi. A darne notizia è la Polizia di Stato che ha eseguito il fermo – convalidato dal gip presso il Tribunale di Milano – nei confronti della giovane, indiziata per il reato di arruolamento con finalità di terrorismo.

Il fermo, si legge in una nota, è scaturito all’esito di un’articolata indagine condotta dalla Digos di Milano – Sezione Antiterrorismo Internazionale e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, culminata con il fermo della ragazza presso l’Aeroporto di Orio al Serio (Bg) mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto in Turchia, paese individuato quale luogo di transito per raggiungere i teatri bellici mediorientali.

Terrorismo, giovane kenyota fermata all’aeroporto di Orio al Serio: voleva andare in Medio Oriente a combattere per la causa jihadista

L’attività investigativa, avviata lo scorso mese di ottobre, è nata dal costante monitoraggio degli ambienti jihadisti radicali online, che ha consentito di individuare un profilo social aperto di video sharing nel quale venivano pubblicati, con crescente intensità, video di propaganda dal contenuto radicale in cui era ritratta una donna con indosso il niqab, successivamente identificata nella giovane keniota fermata.

Ulteriori approfondimenti svolti dalla Digos sulla cittadina straniera hanno evidenziato come la stessa, già ospite presso una Comunità di accoglienza e proveniente da un difficile contesto familiare, stesse maturando un rapido percorso di radicalizzazione ideologico-religiosa sfociato, nell’ultimo periodo, nell’intenzione di raggiungere la Turchia per poi stanziarsi in zone occupate da formazioni jihadiste. A tal proposito, le attività tecniche hanno restituito riscontri di diversi contatti della giovane con utenze telefoniche attestate in Medio Oriente, verosimilmente riconducibili a soggetti che ne avrebbero favorito l’arrivo.

La progettualità dell’arrestata, che già aveva ripetutamente tentato di contattare le rappresentanze diplomatiche turche in Italia, ha avuto un’ulteriore accelerazione nei giorni scorsi quando, dopo aver consultato più volte siti di voli per la Turchia, si è recata per due volte presso l’aeroporto di Malpensa (VA) per ottenere un biglietto di sola andata per Istanbul, riuscendoci nel tardo pomeriggio del 29 novembre quando ha acquistato un volo in partenza da Orio al Serio (BG). Alla luce di tale ultimo riscontro, l’autorità giudiziaria ha emesso ed eseguito il provvedimento di fermo nei confronti della giovane.