L’Isis può cambiare pelle. E organizzare attentati in maniera diversa per seminare morte in Europa. Seguendo la strategia delle autobomba dell’Ira, attuata in passato nell’Irlanda del Nord. L’allarme è stato lanciato dal vicedirettore di Europol, Wil van Gemert, intervistato dall’Ansa. “È possibile che l’Isis utilizzi nuovi strumenti o modalità. Sarebbe logico dopo ciò a cui abbiamo già assistito”. In che modo? Potrebbe ricorrere “all’uso di auto esplosive come faceva l’Ira”, ha spiegato il numero due dell’Europol.
Un’altra preoccupazione è relativa al rientro in Europa di centinaia di foreign fighters che erano partiti per la Siria. Ma la con l’arretramento delle milizie del Califfo, in molti sono scappati, mescolandosi ai migranti. “Difficile dire quanti siano tornati a bordo dei barconi”, ha ammesso van Gemert, che ha comunque evidenziato che Italia e Grecia “stanno facendo fronte al problema”, grazie ai numerosi controlli. Ma “è possibile che ci siano state infiltrazioni in passato, tra le centinaia di migliaia arrivate lo scorso anno, molte delle quali entrate sottraendosi ai controlli”, ha concluso.