Terrore a Berlino tra la folla dei regali natalizi. I media tedeschi parlano di almeno 12 vittime e oltre 50 feriti. A Berlino un lungo camion scuro, simile a quello della strage di Nizza, è corso all’impazzata e travolto numerose persone in un mercatino di Natale. La tragedia è accaduta intorno alle 20 di ieri sera.
Dopo circa due ore dalla strage, la polizia aveva confermato che era stato arrestato il conducente del camion, un richiedente asilo pachistano che è stato interrogato nella notte, che si è schiantato contro la folla mentre il complice è morto nello scontro. Secondo quanto riferito il Die Welt, però, l’arrestato sarebbe l’uomo sbagliato.
Il fatto è accaduto nella zona del viale Kurfuerstendamm, dove secondo Berliner Morgenpost il camion ha travolto le persone al mercatino di Breitscheidplatz. Il camion che è piombato sulla folla nel mercatino natalizio di Berlino, sulla Breitscheidplatz, aveva una targa polacca.
Ovviamente il pensiero a Nizza è immediato. Le stesse fonti vicine alla Polizia, negli istanti più concitati, hanno parlato subito di “possibile attentato”. Certo è che le prime immagini video che vengono mostrate riprendono bancarelle rovesciate e diversi feriti che giacciono a terra.
Il pakistano arrestato in un primo momento – Secondo quanto ricostruito finora, a guidarlo era un richiedente asilo pachistano di 23 anni, Naved B., che ha travolto la folla. Poi ha tentato la fuga, ma grazie all’aiuto di un cittadino in contatto con la polizia che lo ha inseguito, è stato fermato. Die Welt scrive che aveva il permesso di soggiorno temporaneo da giugno 2016. Lui, però, scrivono i media tedeschi, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco. Tanto che poi la stessa polizia ha riconosciuto l’errore.
Angela Merkel – Nella cabina del mezzo è stato trovato un uomo, polacco, senza vita. Crivellato da colpi di arma da fuoco. Era lui l’autista del camion, che è stato estromesso dalla guida: una vittima e non un complice dell’attentatore. “Oggi è un giorno molto duro”, ha detto Angela Merkel in conferenza stampa. Che però ha confermato di non volersi chiudere rispetto ai rifugiati: “So che l’attentatore aveva chiesto asilo, ma continueremo a sostenere l’integrazione in Germania“. La polizia, che indaga per attacco terroristico ha fatto irruzione alle 4 in uno degli hangar del vecchio scalo di Tempelhof, che da un anno è diventato un grande campo profughi.
Il tir – Peraltro, il tir era giunto dall’Italia e trasportava ponteggi di acciaio che avrebbero dovuto essere scaricati a Berlino. L’azienda di trasporti ha sede in un piccolo paese vicino Stettino, nel nord-ovest della Polonia, al confine con la Germania.
Il precedente – Come il 14 luglio scorso a Nizza, un uomo alla guida di un camion uccise 86 persone sulla Promenade des Anglais, stasera un altro camion si è dunque schiantato sulla folla in un mercatino natalizio. L’attentato di Nizza era stato rivendicato da Isis. Manca ancora una rivendicazione per l’attacco di stasera ma ripetutamente il sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi e i suoi accoliti si erano rivolti ai cosiddetti lupi solitari esortandoli a uccidere in occidente, in Europa in particolare, con qualsiasi mezzo, citando anche anche esplicitamente l’uso di auto o camion contro la folla. Il killer di Nizza, il franco-tunisino Mohammed Lahouaeie-Bouhlel, venne ucciso al termine della folla corsa n cui sterzando sulla promenade des Anglais piena di gente per i fuochi d’artificio per la festa nazionale, uccise il maggior numero di persone tra cui 6 italiani.